Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Antonio Scurati. Dal vangelo secondo Scurati, vergine di servo encomio e martire del regime dei cattivoni: “E’ un dato di fatto che intellettuali, scrittori, artisti e studiosi vengano indicati come nemici da questo governo. Anche Mussolini screditava i portatori di sapere”. Se è cosi, Scurati, stai in una botte di ferro.

Stabile: Guido Crosetto. “L’Italia non potrebbe difendersi da un attacco come quelli subiti da Ucraina o Israele”. Il ministro della Difesa è sicuro. Ma non ce la dice tutta. Per quale motivo dovremmo volerci difendere, noialtri, abituati dalle nostre classi digerenti (non è un refuso) a stendere tappeti rossi a chiunque venga qui?

Scende: Adriano. Levategli la storia di mano ché da icona gay a sterminatore il passo, anzi il vallo, è breve. I woke ce l’hanno con l’imperatore Adriano! No, non l’ex calciatore dell’Inter e della Roma. Proprio Adriano, quello vero, l’antico romano. Dice che il suo Vallo abbia discriminato i Pitti. E li pagano (pure bene!) per dire queste scemità tombali.


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