Ursula prepara rappresaglie sui dazi e punta al mercato unico Ue
Ursula von der Leyen non vorrebbe “rappresaglie” ma si dice pronta a mettere in campo “un piano forte” ma soltanto se sarà necessario. La presidente della Commissione Ue ha parlato questa mattina alla seduta plenaria del parlamento europeo a Strasburgo. Dove ha fatto il punto della situazione sui dazi e ha promesso una reazione forte europea in vista delle tariffe che già domani dovrebbero entrare in vigore nel commercio con gli Stati Uniti. “La nostra risposta immediata è unità e determinazione”, promette Von der Leyen. Che ha svelato: “Mi sono già messa in contatto con i nostri capi di Stato e di governo sui prossimi passi. E valuteremo attentamente gli annunci di domani per calibrare la nostra risposta. Il nostro obiettivo è una soluzione negoziata. Ma ovviamente, se necessario, proteggeremo i nostri interessi, la nostra gente e le nostre aziende”. La presidente non perde la speranza nei negoziati: “Questo scontro non è nell’interesse di nessuno. Il flusso di beni e servizi tra noi è quasi in equilibrio. Siamo disposti a lavorare sulla bilancia commerciale di beni e servizi. Quella transatlantica è la più grande e più prospera relazione commerciale al mondo. Staremmo tutti meglio se potessimo trovare una soluzione costruttiva”.
Ma ora, però, occorre lavorare sulle barriere interne. Che, come ha spiegato Von der Leyen, “equivalgono a un dazio del 45% per la produzione e del 110% per i servizi”. Il mercato unico che ancora non c’è, specialmente sul fronte dei capitali, rappresenta il freno tirato all’economia europea. Più dei dazi minacciati da Trump come aveva già riferito nelle scorse settimane l’ex presidente del consiglio italiano Mario Draghi: “Ci sono troppi ostacoli che vincolano le nostre attività. E dobbiamo fare i compiti. Mario Draghi ha ragione quando dice che le barriere interne elevate sono molto più dannose per la crescita di qualsiasi dazio. Il mercato unico è nato per abbattere le barriere tra i nostri Paesi. Per eliminare dogane e dazi. E per rendere gli affari facili all’interno dell’Europa”. Insomma, per Ursula von der Leyen prima delle rappresaglie o meglio della replica ai dazi Usa occorre slegare il mercato Ue.
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