Chi ha spento la Spagna? La pista del cyberattacco
Chi ha spento la Spagna? Il giorno dopo il blackout che ha messo in ginocchio il Paese, la domanda è sempre la stessa. Il giudice dell’Audiencia Nacional, José Luis Calama, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta. L’obiettivo è quello di verificare se sia stato causato da un atto di sabotaggio informatico mirato a infrastrutture critiche spagnole.
Nel darne comunicazione, Calama ha spiegato che i reati informatici possono essere classificati come terrorismo quando il loro scopo è quello di destabilizzare gravemente l’ordine costituzionale o il funzionamento dei servizi essenziali.
Il governo spagnolo ha istituito una commissione d’inchiesta per far luce sulle cause della massiccia interruzione di corrente che ha coinvolto anche il Portogallo e alcune zone del Sud della Francia. Lo ha dichiarato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che nessuna causa è stata “esclusa”. “Saranno prese tutte le misure necessarie affinché ciò non accada di nuovo”, ha assicurato Sanchez.
Il premier ha negato che il blackout sia stato causato dalla mancanza di energia nucleare. Chi lo sostiene, ha sottolineato Pedro Sanchez nel corso di una conferenza stampa, “o mente o dimostra ignoranza”. Sarà chiesto un “rapporto indipendente” a Bruxelles per ottenere un quadro “molto più accurato” di quanto accaduto dalle 12:33 di ieri.
Red Eléctrica spera di chiarire “il prima possibile” le cause dell’incidente. “Le conclusioni arriveranno il prima possibile perché è nell’interesse di tutti – ha ribadito il direttore dei Servizi operativi di Red Eléctrica, Eduardo Prieto – Ma non possiamo impegnarci per una scadenza che vada oltre il ‘prima possibile’”. “Posso manifestare l’interesse che sia il prima possibile”, ha aggiunto precisando che le operazioni “potrebbero richiedere tempo”.
Il gestore delle rete di trasmissione elettrica spagnola ha “escluso un incidente di sicurezza informatica presso le strutture della rete elettrica e il centro di controllo della rete elettrica”.
Infondata si è rivelata una delle tesi iniziali. L’Asociación Estatal de Meteorología (Aemet) ha smentito in modo categorico qualsiasi legame con un fenomeno meteorologico o atmosferico “insolito”. L’Aemet ha puntualizzato che “nella giornata del 28 aprile non è stato rilevato in Spagna nessun fenomeno meteorologico o atmosferico insolito, né sono state rilevate variazioni brusche della temperatura nella nostra rete di stazioni meteorologiche”.
Il governo portoghese ha scartato l’ipotesi di un cyberattacco, confermando invece un problema tecnico sulla rete elettrica spagnola. “Non abbiamo alcuna indicazione di un’aggressione ostile o di un attacco informatico”, ha fatto sapere il portavoce del governo portoghese, Antonio Leitao Amaro, durante un’intervista a Cnn Portugal.
Il premier portoghese Luis Montenegro ha parlato della creazione di una commissione tecnica indipendente, rimarcando che il problema “non si è originato in Portogallo”. All’Agenzia di cooperazione dei regolatori dell’energia dell’Ue verrà affidato il compito di effettuare un “audit” sul sistema elettrico al fine di “valutare i meccanismi di preparazione e risposta non solo nelle infrastrutture energetiche, ma anche nella protezione civile e nelle comunicazioni”.
Stando ad un accertamento preliminare delle autorità, il disservizio sarebbe stato causato da un guasto nella rete di trasporto elettrico in Spagna, che ha avuto ripercussioni sul territorio portoghese.
I casi sono più numerosi. “Interruzioni” si sono verificate nei servizi di telecomunicazione in Mauritania. In una nota, l’Autorità di controllo (Are) ha riferito che sono derivati “dallo stop alla fornitura elettrica in alcuni Paesi europei, tra cui Spagna, Francia e Portogallo”.
I servizi di telefonia, messaggistica e Internet hanno ripreso a funzionare nella parte della Groenlandia rimasta “isolata”. La conferma è arrivata dall’operatore locale Tusass. Disagi alla rete internet sono stati registrati anche in Marocco.
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