Attualità

Primavera bollente e instabile: Italia divisa tra caldo africano e temporali violenti

di Gianluca Pascutti -


La primavera 2025 continua a stupire, regalando giornate più calde di molte estati passate. In questi giorni, le temperature stanno registrando valori eccezionalmente alti per il periodo, superiori alla media stagionale di almeno 5-8 gradi, con punte che sfiorano i 30°C in diverse città del Centro-Nord. Ma l’ondata di caldo è destinata a fare il suo corso, aprendo la porta a un cambiamento meteorologico significativo a partire dal fine settimana.

L’alta pressione subtropicale, responsabile di questa fiammata africana fuori stagione, comincerà a cedere terreno dal pomeriggio di domenica 4 maggio, partendo proprio dal Nord Italia. L’indebolimento del promontorio anticiclonico lascerà spazio all’ingresso di correnti più fresche e instabili dai quadranti settentrionali, creando un mix esplosivo nei bassi strati dell’atmosfera già carichi di calore e umidità.

La Pianura Padana, come spesso accade, sarà l’epicentro di questo scontro tra masse d’aria. I modelli previsionali indicano infatti la possibilità di numerosi temporali localmente violenti già nel pomeriggio di domenica, accompagnati da grandinate, colpi di vento e frequenti fulminazioni. Fenomeni che potrebbero risultare improvvisi e intensi, con disagi per la circolazione e rischio idrogeologico localizzato.

Il vero “ribaltone” atmosferico è però atteso lunedì 5 maggio, quando le correnti fresche guadagneranno terreno anche verso le regioni centrali. Il Nord Italia sarà investito da temporali diffusi a tappeto, con fenomeni che potrebbero estendersi anche all’Appennino centrale e al versante adriatico. Al Sud, invece, l’estate anticipata continuerà a farsi sentire ancora per qualche giorno, complice la tenace resistenza dell’alta subtropicale, che qui faticherà a cedere.

Con il mese di maggio appena iniziato, è chiaro che la primavera 2025 non vuole lasciare spazio alla monotonia. Gli italiani dovranno tenere a portata di mano sia gli occhiali da sole che l’ombrello, in un contesto climatico sempre più dinamico e imprevedibile.


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