Attacchi Houthi a Tel Aviv, attacchi Usa a Sana’a
I ribelli yemeniti Houthi hanno riferito che gli Stati Uniti hanno effettuato circa 10 attacchi nella capitale Sana’a e nei dintorni durante la notte. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Saba, gestita dagli Houthi, due degli attacchi condotti dalla “aggressione americana” hanno preso di mira Arbaeen Street nella capitale e uno la strada dell’aeroporto. Il ministero della Salute degli Houthi ha dichiarato che 14 persone sono rimaste ferite nel quartiere di Sawan. Gli attacchi sono avvenuti dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha promesso di reagire contro gli Houthi e l’Iran a seguito dell’attacco che i miliziani sciiti sono riusciti a sferrare contro l’aeroporto Ben Gurion con un missile balistico. I miliziani yemeniti Houthi hanno annunciato che colpiranno nuovamente l’aeroporto internazionale di Ben Gurion a Tel Aviv e altri scali in Israele e per questo, hanno chiesto alle compagnie aeree di cancellare i voli verso Israele.
In proposito, Israele aveva provato a giustificare lo smacco e l’innalzamento del rischio riferendo che sia stato un malfunzionamento tecnico dell’intercettore israeliano Arrow a far sì che il missile balistico lanciato dai miliziani Houthi dallo Yemen avesse potuto raggiungere il perimetro dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Sul fatto una indagine preliminare dell’aeronautica militare israeliana condotta dal capo dell’Iaf, il maggiore generale Tomer Bar, ha parlato di un “piccolo malfunzionamento tecnico” nell’intercettore Arrow lanciato contro il missile proveniente dallo Yemen. Mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva scritto su x che Israele farà pagare all’Iran “a tempo debito e nel luogo che sceglieremo” l’attacco all’aeroporto internazionale di Ben Gurion, continuando ad estendere il raggio delle sue minacce verso l’Iran: “Gli attacchi degli Houthi provengono dall’Iran. Israele risponderà all’attacco degli Houthi contro il nostro aeroporto principale e, nel momento e nel luogo da noi scelti, ai loro padroni del terrorismo iraniano”.
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