Abusi sui minori, aumentato del 380 per cento l’uso dell’intelligenza artificiale
E’ in crescita l’uso dell’intelligenza artificiale per creare immagini di abusi sessuali su minori: i casi individuati sono aumentati del 380% passando da 51 nel 2023 a 245 nel 2024. Lo evidenzia Telefono Azzurro in occasione della Giornata contro la Pedofilia e la Pedopornografia. Nel corso dell’anno, l’organizzazione ha esaminato 424.047 segnalazioni, di cui 291.273, contengono materiale di abuso sessuale. Si tratta del 6% di casi in più rispetto al 2023. Un dato particolarmente allarmante è che il 91% di questo materiale è stato generato dagli stessi minori, spesso manipolati o costretti. Si è anche riscontrato un marcato aumento delle vittime adolescenti: i contenuti che coinvolgono ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni sono cresciuti rispettivamente del 35% e del 67%, evidenziando una maggiore esposizione di questa fascia d’età ai rischi online. I social network superano la famiglia come contesto più frequentemente citato nei casi di sfruttamento sessuale.
Una delle tendenze emergenti più critiche è l’uso dell’intelligenza artificiale per creare immagini di abusi: i casi individuati sono aumentati del 380%, passando da 51 nel 2023 a 245 nel 2024. La diffusione di questi contenuti trova terreno fertile in Europa, dove il 62% delle pagine web con materiale abusivo è ospitato, con i Paesi Bassi in cima alla lista e la Polonia che ha registrato un preoccupante aumento dell’8.000% nei contenuti ospitati. Una questione che solleva interrogativi importanti sulla gestione dell’intelligenza artificiale generativa e sui suoi rischi è quella denunciata recentemente dal Wall Street Journal, che ha dimostrato come diversi chatbot di Instagram, Facebook e Whatsapp potrebbero essere in grado di portare avanti conversazioni sessualmente esplicite con i minori.
Contro la pedofilia e la pedopornografia – afferma il Capo dello Stato Sergio Mattarella – esiste in Italia “un sistema giuridico solido e in costante evoluzione. Tuttavia, la tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi, ma richiede anche una consapevolezza diffusa dell’importanza di non voltarsi dall’altra parte. L’infanzia ha bisogno di adulti attenti, capaci di ascoltare e di interpretare anche i silenzi”.
Per la premier Giorgia Meloni occorre “reprimere, prevenire, sostenere famiglie e reti sociali, con una nuova alleanza di tutte le Istituzioni e forze educative per costruire un movimento globale a tutela dei più piccoli. Il titolo dell’iniziativa del Telefono Azzurro è: ‘Il silenzio non protegge’. È un messaggio molto efficace, e che condivido. Mi permetto di aggiungere che anche il buio, l’indifferenza e l’inazione non proteggono”.
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