Inter e Milan, il marcio della “Doppia Curva”: 7 arresti, c’è pure l’ex socio di Maldini e Vieri
Si riaccende, nonostante i più diversi tentativi di mettere a tacere lo scandalo sul versante delle società sportive coinvolte e dei personaggi di spicco che hanno avuto rapporti con gli indagati, il caso degli ultras di Inter e Milan: una nuova ondata di arresti, sette persone (cinque in carcere, due ai domiciliari), tra cui figure di spicco delle curve Nord (Inter) e Sud (Milan), sono state fermate nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva” della Dda di Milano. Le accuse principali sono usura, estorsione e false fatture, con l’aggravante della finalità mafiosa per aver agevolato la cosca della famiglia Bellocco, storicamente legata alla ‘ndrangheta calabrese.
È stato disposto il carcere per Francesco Intagliata, ultrà della curva interista già arrestato nel maxi blitz di settembre, Filippo Monardo, Giuseppe Orecchio, Davide Scarfone e Domenico Sità. Ai domiciliari sono finiti Mauro Russo e Carmelo Montalto.
Tra gli arrestati figura anche Mauro Russo, imprenditore ed ex socio in affari di Paolo Maldini e Christian Vieri. Le attività contestate riguardano soprattutto la gestione illecita dei parcheggi dello stadio Meazza, prestiti usurari (con tassi fino all’800%), estorsioni ai danni di commercianti e tentativi di controllo sulle attività di merchandising legate alle curve.
Le novità, per il ruolo centrale assunto nelle indagini da Andrea Beretta, ex leader della Curva Nord e ora collaboratore di giustizia, che con le sue dichiarazioni sta permettendo agli inquirenti di ricostruire la rete di affari illeciti e i rapporti tra ultras, criminalità organizzata e ambienti societari.
Le indagini hanno portato alla luce rapporti tra alcuni capi ultras e membri delle società sportive. In particolare, sono emersi incontri tra leader ultras e giocatori (Ferdico con Milan Skriniar per l’Inter, Lucci con Davide Calabria per il Milan), contatti telefonici tra ultras e allenatori (Ferdico e Simone Inzaghi), rapporti tra i cosiddetti Slo (i Supporter Liaison Officer, figure di raccordo tra tifoserie e club) e i gruppi organizzati.
Le società sportive sono risultate deficitarie nella gestione dei rapporti con le tifoserie, ma non risultano ad oggi direttamente coinvolte in reati penali: si sono costituite parte civile e hanno patteggiato sul piano sportivo: multe e una giornata di squalifica per alcuni tesserati, tra cui Calhanoglu e Inzaghi.
Torna alle notizie in home