Cultura & Spettacolo

Umberto Tozzi a teatro con l’Ultima Notte Rosa: energia e rock a Roma

di Elia Cevoli -


Umberto Tozzi ha scelto l’Auditorium Parco della Musica per una delle tappe più significative del suo tour L’Ultima Notte Rosa. Quella che doveva essere una serata d’addio si è rivelata un concerto solido e coinvolgente, ricco di energia e ben lontano da toni malinconici. Due ore di musica dal vivo, arrangiamenti rivisitati in chiave rock e una voce ancora forte e precisa hanno dimostrato che, più che una fine, si è trattato di una celebrazione in piena regola. Un tour d’addio che sembra tutt’altro.
Annunciato come l’ultimo tour della sua carriera, L’Ultima Notte Rosa nei teatri sta assumendo i contorni di una tournée celebrativa. A Roma, Tozzi è salito sul palco con grande sicurezza, sostenuto da una band affiatata e da un pubblico attento e partecipe. Nessuna retorica da commiato: la voce è ancora potente, l’esecuzione solida e priva di artifici.
Dopo le grandi arene estive, Tozzi ha portato lo spettacolo in spazi più intimi come la sala Santa Cecilia dell’Auditorium. L’acustica eccellente ha valorizzato ogni dettaglio, contribuendo a creare un concerto equilibrato tra potenza e precisione sonora. Sul palco, una scaletta che ripercorre una carriera: l’apertura con Notte rosa ha subito fissato il tono della serata. Ritmo alto, arrangiamenti moderni, grande partecipazione. Sono seguiti brani iconici come Ti amo, Gli altri siamo noi, Gli innamorati, riproposti in versioni energiche ma rispettose delle melodie originali.
Il concerto ha alternato momenti di forte impatto ritmico, come Gli innamorati, Gli altri siamo noi e Si può dare di più — con il pubblico in piedi alla fine del brano — a passaggi più emotivi, come la struggente Dimentica dimentica, che ha saputo creare una pausa di intensità emotiva in mezzo alla scaletta. Particolarmente apprezzato il momento orchestrale con Alleluia se, eseguita senza Tozzi sul palco. L’arrangiamento ha conquistato il pubblico, che ha risposto con entusiasmo, trasformando la sala in uno spazio aperto e partecipe. La band si è dimostrata fondamentale per il successo del concerto. Tra tutti, il chitarrista Raffaele Chiatto ha brillato con un assolo su Il grido che ha saputo combinare tecnica e atmosfera, richiamando sonorità anni ’70 e ’80. Uno dei passaggi più riusciti è stato Donna amante mia, presentata in una versione con la band che ha superato per intensità sia l’originale sia la recente interpretazione in duetto con Giuliano Sangiorgi. Un brano riarrangiato con cura, reso efficace da una performance misurata e coinvolgente.
La parte finale del concerto ha incluso Il grido, Dimmi di no, Io muoio di te, Stella stai, Tu e Gloria, che ha chiuso la serata con il pubblico completamente in piedi. La sala, sold out, si è trasformata in un unico movimento: tutti hanno ballato, cantato, partecipato fino all’ultimo istante, in un finale collettivo che ha unito palco e platea.
A fronte di uno spettacolo di questo livello, l’auspicio è che L’Ultima Notte Rosa venga registrata e raccolta in un album live. Non solo per i fan, ma per documentare un tour che ha confermato la qualità artistica di un musicista che ha saputo restare credibile nel tempo. Umberto Tozzi ha già un posto nella storia della musica italiana, e questo tour ne è la prova più recente e concreta.


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