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Pedofilia e pedopornografia: “Battaglia di civiltà” ma preoccupa l’Intelligenza Artificiale

di Eleonora Ciaffoloni -


Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia: per Meloni e Mattarella “Battaglia di civiltà” ma i dati ci dicono che a preoccupare è l’Intelligenza Artificiale

Nella Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, le istituzioni italiane si sono unite in un forte messaggio di condanna verso i crimini che continuano a minacciare l’infanzia. “La pedofilia e la pedopornografia sono crimini raccapriccianti, che violano l’essenza dell’essere umano. Quando un bambino viene violato la sua vita viene devastata: il suo dolore incrina il tessuto stesso della nostra società, la fiducia collettiva, la capacità di essere comunità”, ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, evidenziando come “l’era digitale espone i bambini a rischi ancora più insidiosi”. Mattarella ha poi ricordato che “l’Italia ha sviluppato un sistema giuridico solido per contrastare la pedofilia e la pedopornografia”. Tuttavia, “la tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi, ma richiede anche una consapevolezza diffusa”. Il Capo dello Stato ha richiamato infatti alla responsabilità collettiva: “L’infanzia ha bisogno di adulti attenti. Adulti che sappiano affrontare le situazioni di disagio, prevenire i pericoli per i minori, educarli a un uso consapevole della tecnologia. È una responsabilità che interpella l’intera società”. Anche la premier Giorgia Meloni ha preso la parola in occasione dell’evento promosso da Telefono Azzurro Il Silenzio Non Protegge. L’Abuso Sessuale è un problema di tutti. “La lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è una battaglia di civiltà che intendiamo combattere fino in fondo”, ha affermato Meloni. “Stiamo dando il nostro contributo dotando le forze dell’ordine degli strumenti normativi e operativi per operare sul campo” ma anche “campagne di sensibilizzazione mediatiche e territoriali sostenendo il lavoro delle associazioni del terzo settore che lavorano in questo ambito”. E da questa sfida, ha detto, “non ci tireremo mai indietro”. In occasione dell’evento poi, sono stati presentati i dati sui casi di pedofilia, in particolar modo con una crescente preoccupazione in merito all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. I casi segnalati con l’uso di Ia sono aumentati del 380% in un solo anno: dai 51 del 2023 ai 245 del 2024. La pericolosità di questo fenomeno ha sollevato interrogativi sull’uso non regolamentato delle Ia generative e il rischio che chatbot su piattaforme social possano essere usati per adescare minori. Inoltre, i dati forniti dalla linea d’ascolto del 114 – numero d’emergenza per l’infanzia – rivelano una realtà inquietante: 192 casi di abuso sessuale gestiti nel 2024, (16 al mese). Di questi, 141 riguardano abusi offline e 51 online. Rispetto al 2023, le segnalazioni sono aumentate del 17%.


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