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Leone XIV: dove potrebbe andare, i Paesi mai visitati

di Angelo Vitale -


Dopo i primi e pesanti cento passi dalla Cappella Sistina, “la Chiesa che cammina” di Leone XIV dovrà programmare i suoi primi viaggi. Il nuovo pontefice Robert Francis Prevost ha appena iniziato il suo pontificato e le sue prime parole sono state improntate alla pace, al dialogo e alla costruzione di ponti tra i popoli. E cosi, come nella tradizione – quella che a partire dai suoi primi minuti ha abbracciato nella vestizione con la mozzetta rossa e la stola ricamata in oro – i suoi primi saranno dedicati a mete simboliche o vicine, come l’Italia, la Terra Santa, o luoghi di particolare rilevanza per la Chiesa cattolica.

Ci sono poi, per caratterizzare il suo pontificato, i viaggi auspicabili. Pechino rimane una delle mete più sognate dalla diplomazia vaticana. Giovanni Paolo II e Papa Francesco espressero entrambi il desiderio di visitare la Cina, ma le relazioni diplomatiche e la situazione della Chiesa cattolica locale hanno finora impedito una visita. Un viaggio a Pechino rappresenterebbe un passo storico verso il dialogo tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, con importanti ricadute sul piano religioso e geopolitico.

L’Argentina, sorprendentemente, non è mai stata visitata da Papa Francesco che non tornò mai nel suo Paese d’origine durante il pontificato, nonostante avesse espresso più volte il desiderio di farlo. Le ragioni sembrano legate a circostanze politiche e a valutazioni di opportunità. Un viaggio in Argentina da parte di Leone XIV sarebbe significativo per rafforzare il legame con l’America Latina e per colmare una lacuna simbolica lasciata dal pontificato precedente.

Ci sono Paesi in conflitto o segnati dalla povertà, coerentemente con il messaggio di pace e solidarietà lanciato da Leone XIV, sarebbero auspicabili viaggi in aree colpite da guerra, crisi umanitarie o forti tensioni religiose, per testimoniare la vicinanza della Chiesa e promuovere il dialogo. Difficile, se non in presenza di una forte determinazione del pontefice, che l’attuale Ucraina ancora in guerra con la Russia o la Palestina martoriata dal conflitto con Israele diventino storiche mete delle sue visite, alla pari di altri Paesi ove, nel corso dei decenni, ragioni di sicurezza e diplomatiche hanno impedito la presenza di un pontefice.

ci sono, infine, Paesi mai visitati da un pontefice negli ultimi 50 anni. Le ragioni principali sono l’assenza di relazioni diplomatiche con la Santa Sede , come per Afghanistan, Arabia Saudita, Corea del Nord, Maldive, Bhutan, e Brunei; restrizioni religiose e politiche, laddove a presenza della Chiesa cattolica è marginale o addirittura ostacolata da leggi che limitano la libertà religiosa, come in Arabia Saudita o Corea del Nord; questioni logistiche o di opportunità pastorale, ove – con una presenza cattolica minima o inesistente – la visita papale può essere considerata di priorità inferiore rispetto ad altre destinazioni.


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