Fine vita: come è andata finora nelle altre regioni
Il governo impugna la legge regionale della Toscana sul fine vita e subito si riaccendono il dibattito politico e le polemiche dell’opposizione travalicando pure la risposta che il presidente della Regione Eugenio Giani dà all’esecutivo, annunciando “determinazione” nella difesa della norma varata a marzo. Riccardo Magi di Più Europa, per esempio, stuzzica la Lega accusandola di cancellare con la condivisione di questa mossa di Palazzo Chigi tutta la sua storia e l’impegno sempre espresso per l’autonomia dele fregioni.
La Toscana è la prima regione ad aver approvato una vera e propria legge sul fine vita, frutto di una iniziativa popolare sostenuta da oltre 10mila firme. Tuttavia, non è la prima volta che una regione tenta di regolamentare la materia. In Emilia-Romagna, nel 2024, la giunta regionale aveva adottato due delibere per disciplinare l’attuazione della sentenza della Consulta sul suicidio medicalmente assistito. Delibere che sono state impugnate dal governo davanti al Tar regionale, mettendo in discussione la legittimità dei comitati etici regionali istituiti per la verifica dei requisiti. Decisione del Tar che non è ancora arrivata. In Veneto, il presidente Luca Zaia aveva annunciato l’intenzione di mettere a punto un regolamento regionale per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale, ma il tentativo è stato bloccato dalla sua stessa maggioranza e il testo è stato rinviato in commissione. In altre regioni (Abruzzo, Sardegna, Valle d’Aosta, Campania, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia), sono state presentate proposte o iniziative simili, ma nessuna ha raggiunto l’approvazione di una legge regionale come avvenuto in Toscana.
Torna alle notizie in home