Attualità

Leone XIV incontra i giornalisti: “Disarmiamo le parole per disarmare la terra”

di Eleonora Ciaffoloni -


Questa mattina alle ore 11 il neoeletto Papa Leone XIV ha incontrato nella sala Nervi il mondo della stampa per la prima udienza del suo pontificato con i media.

Siate operatori di pace” ha esordito il Pontefice. “La pace comincia da noi, da come guardiamo e ascoltiamo gli altri, da come parliamo degli altri. Il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza. No alla guerra delle parole, delle immagini”.

Poi si è rivolto ai giornalisti incarcerati: “Ribadiamo la solidarietà della Chiesa ai giornalisti carcerati per aver cercato di raccontare la verità, e chiediamo la loro liberazione. Coloro che raccontano la guerra, anche a rischio della vita, testimoniano il coraggio di chi difende il diritto dei popoli a essere informati. Solo così possiamo fare scelte libere. La sofferenza di questi giornalisti imprigionati interpella la coscienza delle nazioni e della comunità internazionale”.

E il ringraziamento a tutti i media che hanno lavorato durante il Conclave: “Grazie per il vostro servizio alla verità. Siete qui per raccontare la Chiesa. Durante il Conclave, in giornate faticose, siete riusciti a narrare la bellezza dell’amore di Cristo che ci fa essere un unico popolo, guidato dal Buon Pastore. Sono tempi difficili che chiedono a ciascuno di noi di non cedere mai alla mediocrità”.

“Grazie per quanto avete fatto per uscire da stereotipi e luoghi comuni, per essere riusciti a cogliere l’essenziale e donarlo al mondo intero. È necessaria una comunicazione che ci faccia uscire dalla Torre di Babele, in cui spesso ci troviamo a causa di linguaggi faziosi”.

“Le parole, lo stile, sono importanti. Non si tratta solo di informazione, ma della creazione di cultura, di ambienti umani e digitali. Una missione oggi ancora più necessaria. Penso all’IA, con il suo potenziale immenso che però richiede responsabilità e discernimento, affinché possa produrre benefici per la società”.

In conclusione, ha voluto ricordare Papa Francesco e ha lanciato nuovamente l’appello alla pace: “Accogliamo l’invito di Papa Francesco: disarmiamo la comunicazione da ogni rancore, fanatismo, odio. Non deve essere fragorosa e muscolare, ma capace di ascolto, di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole, e contribuiremo a disarmare la terra. Una comunicazione disarmata e disarmante, per agire in modo coerente con la nostra dignità umana”.


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