Morti improvvise e vaccini: sospetti e preoccupazioni. Parla il medico Dario Giacomini
“Per comprendere il legame tra morti improvvise e vaccini è risolutivo uno studio epidemiologico. Sgombrerebbe il campo dai sospetti, diciamo qualcosa di più di sospetti, ma ci vorrebbe una volontà politica che ancora non vedo. È un dato acclarato di cui parlano anche prestigiosi studi scientifici pubblicati da Jama, Journal of the American Medical Association, che osservano nella popolazione l’incidenza significativa di miocarditi post vaccinali”. A parlare è il medico Dario Giacomini (nella foto), 48 anni, radiologo dell’Ulss di Vicenza, sentito lo scorso ottobre dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus Sars-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica. Giacomini, professionista preparato e dalla schiena diritta, quando scoppiò il Covid era dirigente di tutta la radiologia dell’Ovest Vicentino: Arzignano, Montecchio Maggiore, Valdagno e Lonigo. Per avere sollevato interrogativi, dopo avere contratto il Covid al rientro non trovò più la sua “sedia”. Era tornato un “semplice” radiologo. Aveva dato fastidio ai vertici aziendali. Se è vero che allo stato non ci sono prove scientifiche certe della correlazione diretta tra vaccini e aumento delle morti improvvise – e questo non solo nel nostro Paese -, è altrettanto vero che preoccupazioni e incertezze ce ne sono molte tra la gente, a causa dei tanti decessi in apparenza inspiegabili che si verificano in tutte le regioni e di cui parlano, più o meno diffusamente, i giornali locali. Solo nel Vicentino, ad esempio, ci sono le recentissime morti di Mauro Zanini, 60 anni, di Monticello Conte Otto e del biker Gianluca Menti, 50 anni, che hanno suscitato impressione. Ma la funesta lista è lunga. E non tutte le morti finiscono tra le notizie di cronaca. L’autopsia diagnostica su Zanini, che si era sottoposto a vaccinazioni, un uomo in forma fisica che di recente si era sottoposto ad analisi senza che fossero registrate anomalie, spirato durante una normale escursione a piedi in preparazione di un trekking in Portogallo, non ha messo in luce apparenti cause evidenti. Bisognerà attendere gli approfondimenti istologici. L’anatomo patologo parla, per adesso, di probabili problemi elettrici. Ma di questi drammatici episodi ce ne sono tantissimi. In che modo il rischio di miocardite è cambiato dopo la vaccinazione anti-Covid? “Per rispondere alla domanda di qual è il rischio effettivo di miocardite dopo la vaccinazione contro il Covid-19 basata sull’mRna, a seguito della pandemia – aggiunge Giacomini -, e che ha colpito e colpisce soprattutto gli uomini, ripeto, ci vorrebbe uno studio analitico, ma non c’è dubbio che i vaccini di problemi ne hanno dati molti. A distanza di anni oggi la comunità scientifica e le università dicono che dopo le vaccinazioni ci possono essere dei fenomeni avversi, degli effetti collaterali, e che alcuni di questi effetti possono portare anche a morte improvvisa. Ovviamente se non si fanno opportune indagini non si potrà mai sapere qual è l’effettiva incidenza”. Quello che per Giacomini, e molti altri medici, è mancata durante la pandemia è stata la chiarezza da parte dei vertici istituzionali. Certo, l’alternativa alla campagna vaccinale massiccia sarebbe stato il rischio della morte di milioni di persone. “La questione di fondo – incalza Giacomini – è che tu Stato puoi decidere legittimamente di eseguire una campagna vaccinale obbligatoria, ma devi avere l’onestà intellettuale di dire che ci sarebbero stati fenomeni avversi. Invece, le autorità sanitarie hanno detto che non sarebbe morto nessuno. Oggi sappiamo che è una bugia. Vede, in ospedale, e io faccio il radiologo, lo diciamo ogni giorno ai pazienti che ci possono essere reazioni allergiche agli esami col mezzo di contrasto fino allo shock anafilattico e la morte: un caso su 100 mila persone. La gente per questo non è che non firma il consenso informato. Ma glielo diciamo. Con il Covid questo non è accaduto, per permettere così alla gente di potere scegliere”. Il dr. Giacomini quando è stato audito in Commissione parlamentare ha fornito tutta una serie di dati scientifici. “Finora non è stata data risposta a tanti interrogativi che ho sollevato sotto il profilo scientifico – conclude Giacomini -, perché è mancata la volontà. Non solo per le miocarditi, pensiamo anche ai pazienti oncologici, le donne in gravidanza, in genere i pazienti fragili. Non mi stupisco, perché il sistema non vuole mettere sul banco degli imputati se stesso”.
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