Mattarella rilancia i valori europei dell’Università di Coimbra
Nel prestigioso scenario dell’Università di Coimbra, la più antica del Portogallo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto un Dottorato Honoris causa in Economia, cogliendo l’occasione per ribadire con forza la sua adesione ai valori fondanti dell’Unione Europea. Alla cerimonia, solenne e densa di significato, erano presenti anche il re di Spagna Felipe VI e il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, a conferma della centralità del momento nel panorama europeo. Nel suo intervento, Mattarella ha sottolineato che i valori alla base dell’identità europea non sono negoziabili, affermando con decisione la necessità di difendere i principi di democrazia, libertà, pluralismo e rispetto dei diritti, fondamento dell’Unione. Un messaggio chiaro e diretto, che anticipa i contenuti del suo intervento previsto per il vertice Cotec del giorno successivo, dove si discuterà di integrazione e competitività in Europa. Accanto a Mattarella, anche il professor Mario Draghi, incaricato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen di elaborare un rapporto sulla competitività europea. I due hanno avuto modo di confrontarsi durante il volo verso Coimbra, trascorrendo insieme quasi tre ore di dialogo e scambio di vedute. Entrambi interverranno al Cotec, organismo informale che riunisce i presidenti di Italia e Portogallo e il sovrano spagnolo. L’ex premier parlerà per primo, sottolineando l’urgenza di riforme per rafforzare le regole europee, seguito da Mattarella che, come fa da anni con coerenza e passione, inviterà le leadership continentali a cogliere l’occasione storica di accelerare il processo di integrazione. Nel suo discorso di ringraziamento per il Dottorato, Mattarella ha sottolineato il ruolo cruciale delle università come luoghi di conoscenza, confronto e innovazione. “Sono convinto – ha detto rivolgendosi agli studenti – che da esse derivino dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica e propensione all’innovazione. Tutti elementi fondamentali per la crescita economica e per la solidità degli Stati di diritto avanzati, come i nostri”. Secondo il presidente, questi stessi principi sono espressione concreta dei valori europei condivisi, che non possono essere oggetto di compromessi morali. Un passaggio toccante è stato dedicato al 25 aprile, ricorrenza che unisce idealmente Italia e Portogallo nel ricordo della lotta contro le dittature e nella costruzione della democrazia. “Le nostre storie – ha detto Mattarella al presidente de Sousa – sono state segnate da tappe affini. Entrambi i popoli hanno combattuto per affermare la libertà, i diritti e il pluralismo, rifiutando ogni forma di autoritarismo”. Il presidente ha voluto ricordare il coraggio di chi ha lottato per la democrazia, sottolineando la forte valenza simbolica di questa data per entrambe le nazioni. Intanto Coimbra, per due giorni, si è trasformata nella capitale politica del Portogallo, con tre capi di Stato presenti e una comunità universitaria di quasi trentamila studenti provenienti da 118 paesi. In questo contesto, anche una piccola e silenziosa manifestazione di giovani pro-Palestina ha fatto sentire la propria voce, sventolando la bandiera palestinese nel cortile dell’ateneo, a testimonianza della vitalità democratica che anima la città.
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