Esteri

Niente di nuovo sul fronte turco. Senza Trump non c’è la pace

di Ernesto Ferrante -


Istanbul, Ankara, Antalya. La Turchia della presunta “svolta” ha offerto al contrario la rappresentazione plastica delle contraddizioni esistenti nell’attuale quadro politico internazionale. Mentre infuriava il balletto sugli orari del possibile incontro tra le delegazioni ad assetto variabile di Russia e Ucraina, l’unica cosa vera è venuta fuori dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Trump ha dichiarato di non aspettarsi progressi nei negoziati finché non incontrerà la sua controparte russa Vladimir Putin, che non si è presentato in Turchia. “Non credo che succederà nulla, che vi piaccia o no, finché io e lui non ci incontreremo”, ha detto il tycoon ai giornalisti sull’Air Force One mentre volava dal Qatar verso Emirati Arabi Uniti.

Le offese incrociate tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, hanno fatto da sfondo al non vertice, privato delle residue possibilità di successo anche dalle pulsioni sanzionatorie dell’Ue e dei ministri degli Esteri del “Quintetto” (Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia – che si tiene a margine della riunione Nato) a margine della riunione Nato.

Nel cuore del pomeriggio, fonti del ministero degli Esteri turco, citate dall’agenzia Anadolu, hanno fatto sapere che “al momento a Istanbul si trovano una delegazione russa, a livello tecnico, e alcuni funzionari Usa”. Poco dopo, Zelensky ha comunicato che “la delegazione è stata inviata” e “potrebbe essere oggi, come potrebbe essere domani”. Il team di Kiev è guidato dal ministro della Difesa Rustem Umerov.

In un post pubblicato su X, il leader ucraino ha criticato la scarsa “rilevanza” della squadra di Mosca, interpretandola come un segnale preciso. “Oggi la Russia ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuna intenzione di porre fine alla guerra, avendo inviato una delegazione di rappresentanti di livello piuttosto basso. Un simile approccio da parte russa, è anche un segno di mancanza di rispetto – verso il mondo e verso tutti i partner. Ci aspettiamo una risposta chiara e forte da parte dei partner”, ha scritto sulla piattaforma di Elon Musk.

L’ex comico ha definito “positivo e produttivo” l’incontro nella capitale turca con il presidente Recep Tayyip Erdogan, ringraziandolo “per aver appoggiato tutti i passi reali verso un cessate il fuoco pieno e incondizionato e una vera diplomazia”.

Parlando in conferenza stampa, ha rivelato che Erdogan ha riconosciuto la Crimea come parte del territorio ucraino, dando “un segnale molto importante” e un “segno del suo sostegno politico”.

“Il compito dei negoziati diretti con la parte ucraina è quello di raggiungere prima o poi una pace a lungo termine eliminando le cause fondamentali del conflitto. La delegazione è in uno stato d’animo costruttivo per cercare possibili soluzioni e punti di contatto”, ha spiegato Vladimir Medinsky, capo della rappresentanza scelta da Putin.

“La nostra delegazione ufficiale è stata approvata per ordine del presidente della Russia e ha tutte le competenze e i poteri necessari per condurre i negoziati”, ha chiarito Medinsky. Ha inoltre sottolineato di considerare i negoziati in corso come una continuazione di quelli interrotti nel 2022 e che l’obiettivo è “una pace a lungo termine” risolvendo “le cause fondamentali del conflitto”.

Ragioni che evidentemente continuano a sfuggire ad una buona parte del blocco occidentale, come dimostrano le parole pronunciate dal segretario generale della Nato, Mark Rutte, in chiusura della riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato che si è tenuta sull’altro versante del territorio turco.

“Abbiamo riaffermato il nostro sostegno a lungo termine all’Ucraina. Non si tratta di alimentare la guerra, ma di garantire che l’Ucraina possa difendersi oggi e in futuro”, ha rimarcato Rutte, evidenziando che con o senza un accordo tra i belligeranti “è chiaro che il nostro sostegno all’Ucraina continuerà a essere fondamentale per assicurare una pace duratura”.


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