Economia

Moody’s declassa il rating Usa: ecco perché

di Giovanni Vasso -

FILE PHOTO: Signage is seen outside the Moody's Corporation headquarters in Manhattan, New York, U.S., November 12, 2021. REUTERS/Andrew Kelly


Moody’s taglia il rating Usa ma i dazi c’entrano ben poco. Anzi, forse, rappresentavano una leva possibile per lenire il problema principale degli Stati Uniti, almeno secondo gli analisti. Al centro della decisione assunta dall’agenzia di rating, difatti, c’è l’enorme deficit annuale degli Usa. Una tendenza che prosegue da anni e su cui, per il momento, non sembra che la politica sia stata capace di trovare soluzioni ritenute affidabili per invertire la rotta. Il nuovo rating degli Usa per Moody’s è AA1 con outlook stabile. Washington, fino a questa notte, godeva della tripla A.

Le ragioni del taglio secondo gli analisti sono semplici ma allo stesso tempo importanti: “I governi e i rappresentanti eletti che si sono succeduti non sono riusciti a trovare un accordo sulle misure da adottare per invertire la tendenza che porta a un importante deficit annuale. Non crediamo che la riduzione della spesa e del deficit possa essere ottenuta con la legge di bilancio attualmente in discussione”. In pratica, Moody’s boccia la riforma presentata dal presidente Trump con l’obiettivo di abbattere il carico fiscale. Ma non è tutto perché questa è una faccenda che parte da lontano: “Questo declassamento di un livello sulla nostra scala di rating di 21 livelli riflette l’aumento, avvenuto in oltre un decennio, dei rapporti tra debito pubblico e pagamento degli interessi a livelli significativamente più elevati rispetto a quelli dei titoli di Stato con rating simile”. I numeri del deficit americano sono imponenti. E risentono di una delle gravissime controindicazioni della politica ultrarigida imposta dalla Fed. Come già avvenuto in Europa, come già denunciato in Italia dal ministro Giancarlo Giorgetti, a tenere i tassi alti si mandano a ramengo i bilanci governativi dal momento che crescono, a dismisura, gli interessi sul debito pubblico. Il deficit fiscale in America ha raggiunto quota 1.050 miliardi di dollari da inizio anno, il 13% in più rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’afflusso di dazi ha contribuito a ridurre parte dello squilibrio il mese scorso.


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