Attualità

Il ruolo centrale della prevenzione nella lotta ai tumori: i numeri

di Nicola Santini -


Prevenzione e tumori: Solo nel 2023 in Italia sono state 395.000 le diagnosi di tumore in crescita rispetto all’anno precedente

È un dato di fatto: buona parte delle patologie che ci colpiscono si potrebbero evitare. A dirlo non è uno slogan da campagna pubblicitaria, ma il rapporto del Global Burden of Cardiovascular Diseases, secondo cui l’80% delle malattie cardiovascolari e il 40% dei tumori sono prevenibili. E allora perché non prenderci cura di noi, partendo proprio dallo stile di vita?
Se ne è parlato lo scorso 8 marzo a Bologna, presso la Fondazione MAST, durante un incontro organizzato da Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna insieme al fondo sanitario integrativo Fasi, con al centro proprio il binomio prevenzione e stili di vita. Il professor Domenico Francesco Rivelli, oncologo e presidente emerito della LILT Bologna, ha aperto i lavori con dati che impongono attenzione: nel 2023 in Italia 395.000 nuove diagnosi di tumore, con il carcinoma mammario in testa, seguito da colon, polmone, prostata e vescica.

“La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori è un’associazione che ha 103 anni la cui mission è ‘prevenire è vivere’. A Bologna ha sede in via Turati 67 e dà l’opportunità ai soci, privati o nell’ambito del welfare aziendale, di prenotare visite ed esami di vario tipo volti in particolare alla diagnosi precoce. Inoltre offriamo consulenze oncologiche, corsi per smettere di fumare, supporto psicologico ai pazienti e alle famiglie. L’intento della LILT è quello di intensificare gli incontri con i cittadini e con le scuole per aumentare la sensibilizzazione alla cultura della prevenzione.”
Aumentano le diagnosi, ma la mortalità per molte forme tumorali cala, grazie agli screening e alla diagnosi precoce.

Per i tumori non coperti da screening, sono gli stili di vita il primo scudo.
“Ultimamente – ha aggiunto Rivelli – c’è da parte delle aziende una maggior sensibilità e attenzione al welfare aziendale, grazie al quale vengono offerte visite ed esami, dando così l’opportunità ai dipendenti di avere un vantaggio per quanto riguarda la salute.”
Anche sul fronte cardiovascolare, la prevenzione resta decisiva. Ne ha parlato il cardiologo Bilal El Jamal (Villa Torri Hospital):
“Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di morte in Italia, nel mondo, nei paesi sviluppati ed in molti paesi in via di sviluppo. Conoscere e curare il nostro cuore è un atto di amore e responsabilità verso noi stessi e verso le nostre famiglie.”
Colesterolo e ipertensione restano tra i maggiori nemici. In Emilia-Romagna, oltre il 25% degli adulti presenta valori elevati. E il fumo, l’alcol, la sedentarietà peggiorano il quadro. L’obesità è causa diretta di almeno 2,8 milioni di decessi l’anno.

Spazio anche ai benefici dell’attività fisica, che riduce la mortalità generale del 30%, il rischio di diabete fino al 40%, di cancro al colon del 30% e abbassa il rischio di depressione, demenza e artrosi. Camminare ogni giorno fa più di molte terapie.
A sottolineare l’impegno di Federmanager è stato Massimo Melega:
“Federmanager è impegnata in prima persona nella promozione di tutto ciò che può aiutare i managers e le loro famiglie… Questo passa anche attraverso un’opera di prevenzione sistematica, a vantaggio della salute di tutti ed anche delle risorse pubbliche. È dimostrato come il costo della prevenzione sia largamente inferiore a quello che Stato ed Aziende sopportano a causa delle malattie.”
Infine, il presidente di Fasi, Daniele Damele, ha illustrato le novità del fondo:
“Tra ottobre 2024 e gennaio 2025 abbiamo incrementato il tariffario di 62 prestazioni. Ad aprile ne partiranno altre 32 e altre ancora a luglio… Le ecografie potranno essere effettuate a domicilio ottenendo il relativo rimborso… Nel campo dell’odontoiatria sono state aggiunte le riparazioni di protesi mobili definitive e la sostituzione di ganci preesistenti per protesi parziali rimovibili.”


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