Esteri

Israele spara sui diplomatici dell’Ue a Jenin. Tajani convoca l’ambasciatore israeliano

di Ernesto Ferrante -


Le forze israeliane hanno sparato su una delegazione composta da 25 ambasciatori e diplomatici europei e arabi in visita al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Il gruppo, di cui faceva parte il vice console italiano a Gerusalemme, Alessandro Tutino, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco vicino a un cancello all’ingresso orientale della struttura.

L’esercito dello Stato ebraico ha espresso “rammarico per l’inconveniente causato” dopo aver esploso colpi di avvertimento per allontanare i membri del contingente, che secondo un’indagine preliminare interna avevano “deviato dal percorso approvato ed erano entrati in un’area non autorizzata”. Nessuno è rimasto ferito nell’incidente.

Secondo l’Idf, l’area è attualmente una zona di “operazioni militari attive”. Il capo dell’Amministrazione Civile incontrerà i diplomatici coinvolti per discutere i risultati dell’inchiesta.

La premier italiana Giorgia Meloni ha sentito il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Durante la conversazione, è stata concordata la convocazione dell’ambasciatore israeliano in Italia presso la Farnesina. La decisione, viene spiegato, è maturata non solo in seguito al grave episodio verificatosi a Jenin, ma anche tenendo conto del quadro più ampio e sempre più drammatico della crisi umanitaria nella Striscia.

“Ho appena dato disposizione al segretario generale del ministero degli Esteri di convocare l’ambasciatore di Israele a Roma per avere chiarimenti ufficiali su quanto accaduto a Jenin”, ha scritto il ministro su X. Il vicepremier ha parlato con Alessandro Tutino, “il vice console d’Italia a Gerusalemme, che sta bene”.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo al Question time alla Camera, ha preso le distanze dalle mosse dell’esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu: “Mi ritengo amico di Israele come della Palestina e distinguo Israele dalle scelte del governo attuale che come ho avuto modo di dire oggi non condivido”.

Ottantadue persone sono state uccise e 262 ferite a Gaza nelle scorse 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia, aggiungendo che dalla ripresa dei combattimenti a marzo, 3.509 palestinesi sono morti e 9.909 hanno riportato ferite.

Un membro di Hamas, che partecipò all’attacco del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, è stato eliminato. A renderlo noto sono stati i militari di Tel Aviv, precisando che l’uomo è stato identificato come Mohammad Shahin, del battaglione “Jabaliya Est” della fazione.

In una dichiarazione, pubblicata sul canale Telegram ufficiale delle forze di difesa israeliane, si afferma che la marina di Tel Aviv è stata coinvolta anche in “attacchi contro obiettivi terroristici nel nord di Gaza”.

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha accolto con favore il rifiuto internazionale del “blocco” e della “fame” nell’enclave imposti dalle autorità israeliane e la decisione dell’Unione Europea di una revisione del suo accordo di cooperazione con Israele. “Ribadiamo il nostro apprezzamento per la dichiarazione congiunta rilasciata dai leader di Gran Bretagna, Francia e Canada, nonché per le posizioni dei paesi dell’Unione Europea, la dichiarazione congiunta dei paesi donatori e la dichiarazione del Comitato Ministeriale Arabo-Islamico su questa questione”, ha detto Abbas in una nota. “Tutti, ha proseguito il presidente dell’ANP, hanno respinto le politiche di blocco, carestia, sfollamento e sequestro di terre”.

Il Papa ha chiesto di nuovo la fine le ostilità nella Striscia di Gaza: “È sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza. Rinnovo il mio appello accorato a consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani, dalle persone malate”.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto un accordo con Israele per consentire la consegna di aiuti umanitari urgenti alla popolazione di Gaza. “In una fase iniziale” saranno “soddisfatte” le esigenze di circa “15.000” persone.


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