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Monaco, allo Yacht Club Blumorpho rilancia la finanza marittima

L'incontro per delinerare una rotta concreta verso oceani più sani e infrastrutture sostenibili. Marajh (Republic Bank): "Non abbiamo tempo da perdere"

di Redazione -


La transizione ecologica dei settori marittimo e portuale ha raggiunto un momento decisivo. In una sessione di lavoro ad alto livello ospitata dallo Yacht Club de Monaco, innovazione e finanza si sono incontrate per delineare una rotta concreta verso oceani più sani e infrastrutture sostenibili. L’iniziativa, promossa da Blumorpho in collaborazione con l’Associazione Internazionale delle Città Portuali (AIVP) e con il sostegno della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, ha coinvolto autorità portuali, istituzioni finanziarie, aziende e innovatori per attivare strumenti finanziari reali al servizio della trasformazione degli ecosistemi urbani costieri.

Inserita nel quadro del Blue Economy Finance Forum e in vista della Conferenza ONU sugli Oceani (UNOC), l’iniziativa punta ad accelerare l’adozione di soluzioni scalabili e attrattive per gli investimenti, a favore degli obiettivi net-zero e della tutela della biodiversità.

D’Alessandri (YCM): “Impegnati a promuovere yachting sostenibile”

Ad aprire i lavori è stato Bernard d’Alessandri, Segretario Generale dello Yacht Club de Monaco: “A nome del nostro Presidente, S.A.S. il Principe Alberto II, siamo lieti di accogliervi allo Yacht Club de Monaco per affrontare questa tematica chiave. Vogliamo congratularci con il team di Blumorpho per la loro iniziativa e leadership. Da parte nostra, e come parte della nostra ambizione collettiva, ‘Monaco, Capitale dello Yachting Avanzato’, siamo pienamente impegnati a promuovere uno yachting sostenibile attraverso azioni concrete, come lo sviluppo del SEA Index, uno strumento per valutare l’impronta di carbonio dei superyacht, e il sostegno a progetti pionieristici come la Monaco Energy Boat Challenge (1–5 luglio 2025). Questo impegno è oggi più essenziale che mai, e siamo orgogliosi di contribuire al dialogo su come proteggere il nostro Oceano”.

Tavole rotonde, workshop e presentazioni

Nel corso della giornata si sono susseguite tavole rotonde di esperti, workshop collaborativi e presentazioni progettuali, da cui sono emersi tre assi tematici principali: i porti come piattaforme per l’innovazione sistemicail ruolo del capitale strategico nell’impatto climatico e progetti pronti per essere finanziatiLe città portuali sono state indicate come nodi centrali dell’innovazione integrata, capaci di connettere energia pulita, biodiversità, mobilità e transizione industriale.

I nuovi modelli per la finanza

Sul fronte finanziario, si stanno affermando nuovi modelli: dalla finanza mista ai blue bond, passando per il private equity e il debito infrastrutturale. Sono stati presentati progetti emblematici da Kribi, Riga, San Diego, Genova e Bordeaux, che uniscono decarbonizzazione, acquacoltura, digitalizzazione e crescita inclusiva.

“La vera sfida non è solo finanziare la transizione, ma progettare modelli collaborativi e di business che allineino la redditività con gli obiettivi climatici e sociali di lungo termine“, ha affermato Géraldine Andrieux, CEO di Blumorpho.

Tra i casi studio, l’approccio integrato di Ineos Energy alla cattura e stoccaggio del carbonio e il ruolo crescente della Republic Bank nello sviluppo di infrastrutture verdi nei porti dei Caraibi e oltre.

Bruno Delsalle, Direttore Generale dell’AIVP, ha sottolineato: “In quanto attori chiave della globalizzazione dei commerci, le città portuali hanno una grande responsabilità per quanto riguarda il cambiamento climatico. Ma la ricchezza del loro ecosistema fa sì che ospitino anche molte delle soluzioni”.

Marajh (Republic Bank): “Non abbiamo tempo da perdere”

La sessione ha gettato le basi per una roadmap condivisa, che sarà presentata alla Conferenza Mondiale AIVP Città & Porti 2025, in programma a New York il prossimo novembre.

A chiudere l’incontro, l’intervento di Tisha Marajh, Chief Sustainability Officer della Republic Bank: “Non abbiamo tempo da perdere. Siamo tra i più colpiti dai cambiamenti climatici. Investimenti graduali pensati per attrarre diversi tipi di finanziamenti possono offrire un percorso più sostenibile. Servono anche sistemi per identificare piccoli progetti a monte, gestire i rischi ESG e facilitare il trasferimento tecnologico. La finanza sostenibile è un’opportunità di mercato, e noi, come istituzioni finanziarie, siamo pronti a impegnarci, se ci sono le giuste condizioni, nei Caraibi e su scala globale”.


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