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Quando il luppolo è mistico: viaggio tra birre trappiste europee

Una birra trappista, deve rispettare criteri precisi: dev’essere prodotta all’interno di un’abbazia sotto il controllo dei monaci.

di Gianluca Pascutti -


In un’epoca in cui le birre è spesso sono sinonimo di consumo veloce e industriale, quelle trappiste europee restano un baluardo di spiritualità e artigianalità. Non si tratta solo di bevande fermentate, ma di veri e propri riti liquidi che portano con sé secoli di tradizione, silenzio monastico e dedizione.

Perché una birra sia davvero trappista, deve rispettare criteri ben precisi: dev’essere prodotta all’interno di un’abbazia trappista, sotto il controllo diretto dei monaci, e i profitti devono essere destinati al sostentamento del monastero o ad opere di carità. Questo la distingue nettamente dalle tante birre “abbaziali” che circolano sul mercato, spesso solo ispirate a un’iconografia religiosa.

Le birre trappiste sono diffuse in pochi e selezionati paesi europei: Belgio, Paesi Bassi, Francia, Italia, Austria, e dal 2012 anche l’Inghilterra. Ogni abbazia ha una propria firma gustativa, che riflette il territorio, l’acqua, le materie prime, ma soprattutto l’anima contemplativa di chi la produce.

Tra le più celebri, troviamo la Westvleteren 12, spesso considerata la migliore birra del mondo, frutto del lavoro dei monaci dell’Abbazia di St. Sixtus in Belgio. Il suo sapore profondo, maltato e complesso, racconta di silenzi, preghiere e pazienza. In Italia, è la Tre Fontane di Roma a rappresentare il nostro contributo: una birra ambrata al mirto, che unisce spiritualità a un tocco mediterraneo.

Chi beve una trappista non cerca l’ebbrezza, ma un momento di raccoglimento, un’esperienza sensoriale che va oltre il gusto. È un viaggio lento, quasi ascetico, dove il bicchiere diventa coppa del tempo.

In un mondo che corre, le birre trappiste ci insegnano a sorseggiare con rispetto, a gustare il silenzio e a ritrovare nella fermentazione il sapore della tradizione, della cura e della fede.

Scoprire le birre trappiste è anche un’opportunità di viaggiare e soggiornare in posti dove il tempo pare si sia fermato.


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