Energie rinnovabili, la Cina che non ti aspetti
Sembra assurdo ma la Cina nei prossimi anni sarà determinante, sul fronte dell’inquinamento, per la sorte del nostro pianeta. Se andiamo a fare le pulci al Dragone, grazie a una accelerata nel 2024, per la prima volta le energie rinnovabili hanno raggiunto gli 1,482 miliardi di kw di potenza installata contro i 1,451 miliardi di kw a carbone, come è noto una delle fonti più inquinanti. Attenzione però, c’è il rovescio della medaglia: se crescono le rinnovabili anche il carbone non si ferma, con la costruzione di nuove centrali. Ma ormai il percorso “green” sembra tracciato per la Cina, che detiene numerosi record per quel che riguarda i grandi parchi eolici e solari installati sul suo sconfinato territorio. Le previsioni del presidente Xi Jinping nel 2020 parlavano di un raggiungimento del picco di emissioni da fonti non rinnovabili nel 2030 e una neutralità climatica nel 2060. Ebbene, per quanto riguarda il primo appuntamento tali stime sono state smentite in senso positivo, con un giro di boa già raggiunto nel 2025. Certo stiamo parlando di una nazione-continente, con la richiesta sempre maggiore di energia, sarà difficile mantenere questo trend. Però la crescita delle rinnovabili ha contribuito a ridurre le emissioni di CO2 in Cina. Come è noto, il gigante asiatico è leader globale nell’industria delle energie rinnovabili, con un ruolo cruciale nella produzione di pannelli solari, turbine eoliche e batterie. La crescita delle rinnovabili è parte della transizione energetica cinese, mirata a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. La Cina sta puntando a trasformare il suo modello industriale in chiave sostenibile. Insomma, il Dragone ha un ruolo cruciale nella decarbonizzazione del sistema energetico globale. Infatti l’espansione delle rinnovabili in Cina potrebbe influire sui mercati globali. Il gigante asiatico ha tracciato una via percorribile da molti altri grandi Paesi. Più virtuosi quelli meno estesi: per esempio la vicina Albania è al 100% dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Ma anche grandi stati come il Brasile hanno percentuali sopra l’80% di energia green (per lo più idroelettrica). E noi? Dobbiamo puntare a politiche energetiche che stimolino e supportino la produzione di energia pulita.
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