Il Piano Caldo: azioni di contrasto in 55 città
Operativo il numero verde 1500, bollettini giornalieri, monitoraggio degli accessi in Pronto Soccorso, centri di interventi locali
Da ieri l’Italia – davvero assai difficile uscir fuori dal tradizionale linguaggio che i media utilizzano da decenni per parlare del meteo estivo – è nella morsa di una forte ondata di caldo, la seconda dell’estate causata dalla rimonta dell’anticiclone nord-africano.
Le temperature hanno superato i 35°C in gran parte del Paese, con picchi di 40°C e oltre soprattutto al Sud e nelle Isole maggiori, nelle zone interne della Sardegna sono stati registrati valori superiori ai 40/41°C e l’allerta incendi è massima, un fenomeno che ha interessato fin dal primo pomeriggio anche la Campania, sorvolata in diverse zone da aerei e elicotteri antincendio. Ma non l’ondata più potente: le previsioni Copernicus per questa estate indicano temperature che potrebbero raggiungere o superare i 45°C.
La città più calda
Ferrara si è già conquistata suo malgrado il podio di città più calda del Nord Italia, mentre 13 città, soprattutto al Centro-Nord, sono state classificate con il bollino arancione dal ministero della Salute, indicando condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, soprattutto per anziani, bambini e persone fragili.
Le previsioni avevano già annunciato questa fase di caldo estremo, segnalando l’arrivo dell’anticiclone africano Pluto, così chiamato dalla community del sito ILmeteo dal nome del guardiano del quarto girone dell’Inferno dantesco, segnalando temperature in costante aumento da nord a sud e disagio climatico in forte crescita in molte città italiane.
Oggi il super caldo
Ma il picco dell’ondata di calore è atteso per oggi, con sei città (Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino) che raggiungeranno il massimo grado di allerta. Una lieve attenuazione del caldo, grazie a una perturbazione atlantica, sarà forse possibile tra oggi e domani, soprattutto al Centro-Nord con temporali isolati sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale e un temporaneo calo termico in alcune zone del Sud. Una tregua che sarà breve: il caldo intenso tornerà già entro fine mese e la persistenza delle temperature elevate, insieme all’afa e alle notti tropicali, con minime sopra i 20°C, renderà la situazione critica, specialmente per le categorie più vulnerabili.
Il Piano del ministero
Il ministero della Salute ha varato il Piano Caldo 2025, un sistema nazionale di prevenzione degli effetti negativi del caldo sulla salute, con particolare attenzione alle persone più fragili, comprendendovi pure malati cronici e donne in gravidanza. Lo coordineranno gli uffici di Lungotevere Ripa elaborando e pubblicando bollettini giornalieri per 27 città italiane, con livelli di rischio graduati da 0 a 3.
I Centri di riferimento locali, sulla scorta dei bollettini, attiveranno gli interventi socio-sanitari di prevenzione sul territorio, in collaborazione con le amministrazioni comunali e le Asl chiamate a incentivare servizi di assistenza domiciliare, apertura di centri climatizzati, distribuzione di acqua e campagne informative.
Operativi pure il Sistema di sorveglianza della Mortalità giornaliera e del monitoraggio degli accessi in Pronto Soccorso in 55 città, per identificare tempestivamente situazioni di emergenza e attivare interventi mirati, nonché il numero verde 1500, già attivo da giorni per informazioni, orientamento e supporto medico-sanitario, in collaborazione con l’Inail e il sistema Worklimate per la tutela dei lavoratori esposti al caldo.
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