Dopo una pioggia di missili dalla Russia l’Ucraina esce dalla convenzione di Ottawa
Dopo la pioggia di missili lanciati in Ucraina dalla Russia nella notte tra sabato e domenica, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avviato formalmente il processo di uscita dell’Ucraina dalla Convenzione di Ottawa del 1997, il trattato internazionale che vieta l’uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. Una “svolta significativa” nella politica di difesa del Paese, maturata nel contesto dell’invasione russa e sull’onda di scelte analoghe già annunciate da Polonia e Paesi baltici. Il decreto, che attua una decisione del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa Nazionale ucraino, non è ancora stato pubblicato ufficialmente. Il prossimo passaggio sarà in Parlamento, ma al momento non è noto quando il recesso dal trattato entrerà concretamente in vigore. A spiegare il cambio di rotta è stato il deputato Roman Kostenko, segretario della commissione parlamentare per la difesa: “È un passo che la realtà della guerra impone da tempo. Non possiamo più combattere con le mani legate mentre il nemico semina morte senza limiti”. In un messaggio pubblicato su Facebook, Kostenko ha sottolineato che la Russia, non firmataria della Convenzione, “usa in modo massiccio mine contro i nostri militari e i civili”. Le denunce sul ricorso sistematico alle mine da parte di Mosca sono state confermate da diverse organizzazioni internazionali. Secondo Human Rights Watch, dall’inizio dell’invasione nel 2022, la Russia ha utilizzato oltre una dozzina di tipi diversi di mine antiuomo, lasciando intere zone liberate letteralmente infestate da esplosivi. Le operazioni di sminamento – già complesse e rischiose – sono diventate in molte aree quasi impossibili. La decisione dell’Ucraina, che fino a oggi ha rispettato gli obblighi imposti dalla Convenzione di Ottawa, segna un punto di rottura nella gestione del conflitto. Non è ancora chiaro se, e in che misura, il Paese ricorrerà ora a queste armi, ma il messaggio politico è evidente: Kiev non intende più limitarsi unilateralmente in una guerra dove, secondo le autorità ucraine, la controparte non rispetta alcuna regola.
Torna alle notizie in home