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Istat, allarme denatalità: nascono sempre meno femmine

Tra i residenti in Italia nel 2025 ci sono più uomini che donne per tutti gli anni di nascita dal 1982 al 2024

di Redazione -


Allarme natalità in Italia, ma non soltanto perché le culle sono sempre più vuote. Ogni anno, dati Istat alla mano, infatti continuano a nascere molti più maschi e meno femmine.

In 25 anni abbiamo 370 mila ragazzi in più delle ragazze della stessa età. Altro dato che fa riflettere, a partire dai nati nel 1982 i maschi residenti in Italia sono più delle donne. Per le fasce d’età che oggi hanno dai 43 anni in su, ci sono molte più donne che uomini. In sostanza, fra i residenti in Italia nel 2025 ci sono più uomini che donne per tutti gli anni di nascita dal 1982 al 2024. Insomma, siamo a ulteriore rischio estinzione, perché se non ci sono abbastanza donne, neanche volendo potremmo riprodurci. Peraltro, con l’invecchiamento – come è noto – la mortalità fra gli uomini è maggiore di quella delle donne.

Quindi, se è vero che siamo sempre più un Paese per vecchi e che non si fanno più figli, teniamo conto del fatto che oggi ci sono meno donne in età fertile rispetto a quante ce ne erano negli anni Sessanta, quelli del boom economico. Dalla metà degli anni Settanta sono iniziate a nascere meno persone, maschi e femmine. Fino ad arrivare ai giorni nostri: dagli anni Ottanta in avanti sono nate sempre meno donne rispetto agli uomini. Si mette male, dunque, se guardiamo all’immediato futuro. La denatalità in effetti colpisce tutta l’Europa. In due paesi dell’Unione europea su tre si fanno meno figli che nel 2000.

Meno femmine significa anche calo del tasso di fertilità

Non solo: il 2023 ha visto un calo del tasso di fertilità a 1,38 figli per donna rispetto agli 1,46 dell’anno precedente. In quell’anno in Europa sono nati 3,67 milioni di bambini, il 5,4% in meno rispetto al 2022. Si tratta, secondo Eurostat, del calo più significativo dal 1961. Il crollo delle nascite non è insomma un problema solo italiano, ma riguarda due terzi di quello che a maggior ragione si può oggi definire Vecchio continente. Sempre più vecchio. Il rischio poi è che, complici certe narrazioni un po’ troppo superficiali e ideologizzate, questo trend così preoccupante potrebbe essere letto come un segno della natura. Ovviamente in favore di chi sostiene che ormai le coppie eterosessuali sono superate, obsolete, superate dalla società. Magari è così ma il problema resta: anche una coppia omosessuale ha bisogno della donna per ottenere un figlio. Quindi, sessualità fluida a parte e al riparo da qualunque omofobia, dobbiamo ammettere che se da un lato nascono sempre meno donne e dall’altro si fanno sempre meno figli, si prospettano tempi durissimi per le coppie etero. Con il rischio che gli italiani scompaiano. Al di là dei loro orientamenti sessuali. Il trend riguarda il caro vecchio Occidente, che per altri versi non è più al passo con i tempi. Basti guardare a Cina e India che in due fanno tre miliardi di persone…

a cura di Alida Germani


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