Putin e Macron si sentono al telefono dopo anni
Mosca rivendica nuove conquiste territoriali
Le forze russe hanno conquistato integralmente il Lugansk, una delle quattro regioni ucraine che la Russia ha annesso nel settembre 2022. Lo ha dichiarato Leonid Pasechnik, capo della Repubblica Popolare di Lugansk, in un intervento al Primo Canale della Tv di Stato russa, andato in onda lunedì sera, sulla base di un rapporto ricevuto.
Mosca continua ad aumentare la pressione militare. “Vedremo che succede. Sto osservando da vicino” la situazione, ha risposto il presidente statunitense Donald Trump, appena atterrato in Florida, ai giornalisti che gli chiedevano se fosse preoccupato dalla decisione del capo del Cremlino di schierare 50.000 soldati intorno alla città ucraina di Sumy.
Telefonata Macron-Putin
Colloquio telefonico tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin, il primo in tre anni tra i due leader. Secondo quanto riferito dall’Eliseo, hanno discusso per oltre due ore “del programma nucleare iraniano e dell’Ucraina”. Macron “ha sottolineato l’incrollabile sostegno della Francia alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, ha chiesto di stabilire al più presto un cessate il fuoco e di avviare negoziati tra Ucraina e Russia per trovare una soluzione solida e duratura al conflitto”. La nota si chiude rimarcando che “i due presidenti continueranno a parlarsi su questo tema”.
Il presidente russo ha attribuito all’Occidente la responsabilità della guerra. Per il Cremlino, Putin “ha ricordato che il conflitto ucraino è una conseguenza diretta della politica degli stati occidentali che per molti anni hanno ignorato gli interessi della sicurezza russa, creato una testa di ponte anti-russa in Ucraina e tollerato le violazioni dei diritti dei residenti russofoni”. Gli Stati occidentali, ha osservato il capo di Stato, “stanno perseguendo una politica di prolungamento delle azioni militari, alimentando il regime di Kiev con diverse armi moderne”. “Gli approcci fondamentali per possibili accordi, ha concluso, dovrebbero essere globali e a lungo termine”.
Drone ucraino colpisce in territorio russo
Sono tre le persone che hanno perso la vita e 35 quelle rimaste ferite nell’attacco condotto dagli ucraini con un drone contro lo stabilimento “Kupol” del ministero della Difesa russa che produce sistemi di difesa aerea e radar a Izhevsk. La struttura si trova a 1.300 chilometri dal confine ucraino.
Asse Berlino-Kiev
Visita a Odessa per il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, alla sua prima missione nel Paese da quando ha assunto l’incarico. Wadephul è arrivato sul posto con una piccola delegazione, per motivi di sicurezza.
Ad accompagnarlo, il capo della diplomazia ucraina, Andrii Sybiha, che su X ha postato alcune foto. “Quello che abbiamo visto dimostra chiaramente quanto sia urgente rafforzare lo scudo aereo dell’Ucraina per proteggere la nostra gente, l’economia e la sicurezza alimentare globale – ha scritto Sybiha – Siamo grati alla Germania per il suo contributo significativo alle capacità di difesa aerea dell’Ucraina”.
Con Wadephul, ha proseguito il ministro degli Esteri ucraino, “abbiamo parlato di come rafforzare la difesa aerea ucraina, ad esempio con la consegna di nuovi sistemi e intercettori, investendo nella produzione congiunta di sistemi di difesa aerea, droni intercettori ucraini e capacità a lungo raggio”.
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