Attualità

L’uso di droghe registra un calo, ma aumentano le dipendenze social

di Priscilla Rucco -


Da pochi giorni è stata diffusa la relazione annuale al Parlamento sul fenomeno in Italia, legato alle tossicodipendenze e alle dipendenze in generale. L’invio effettuato ai Presidenti di Camera e Senato ha evidenziato dati in aumento tra l’uso delle sostanze psicotrope e la diversificazione tra l’offerta di nuove droghe e la permanenza nel mercato delle droghe stesse.

I dati, in relazione allo scorso anno (2024), mostrano una leggera diminuzione dell’uso di sostanze stupefacenti, rispetto all’anno 2023, tra i giovani under 18 evidenziando però, un cambiamento repentino nell’uso di droghe a causa di un mercato dell’illecito in continuo e rapido movimento tra richiesta, utilizzo, diffusione ed entrata (sia nel nostro Paese che nel commercio illegale della vendita), di nuove sostanze psicoattive, denominate “NPS”. Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle Politiche antidroga, in una nota diffusa ha affermato che: “L’intensificazione del lavoro avvenuta rispetto agli anni passati, non ha cercato modifiche legislative, ma si è realizzata sul piano soprattutto della prevenzione, del recupero e della cura”. Per riportare dati concreti, in Italia lo scorso anno è stato evidenziato un non indifferente calo dei consumi delle droghe; la prevenzione messa in atto dal Governo, avrebbe così, portato i suoi frutti (era dal periodo della pandemia, che non si registrava un netto calo). Ma se, da una parte la diminuzione dell’uso di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi mostra un calo altri dati allarmanti, richiedono l’attenzione di tutti; il gioco d’azzardo tra i minori starebbe prendendo il sopravvento, tanto da aumentare in maniera esponenziale anche il gioco online che riguarderebbe l’11% dei minorenni.

Le dipendenze tra i giovanissimi, quindi, non riguardano solo l’assunzione di droghe intese come sostanze, ma riguarderebbe tutte quelle dipendenze che conducono, in maniera continua e sempre più preoccupante, all’utilizzo “fuori controllo”, di mezzi quali ad esempio internet, aumentando di fatto, la tendenza dell’Hikikomori (l’isolamento sociale), alla quale più di 25mila studenti si sono legati evidenziando una fragilità alle relazioni sociali, ma spesso anche familiari per un periodo che va da 3 a sei mesi, nell’1,7% dei casi base. Anche i videogiochi sono sotto accusa, tanto da contribuire per oltre un 20% alla solitudine di massa che riguarderebbe oltre 400mila studenti che passerebbero durante l’arco della giornata, troppe ore davanti ad uno schermo, facendo aumentare in taluni casi, scatti di ira e aumento di giochi online quali scommesse sportive (soprattutto calcistiche), roulette e poker (con l’utilizzo di denaro reale).

Giochi che in apparenza sono innocui, possono portare alla dipendenza rapidamente, con una netta distinzione tra ragazzi e ragazze; l’acquisto dei “Gratta&Vinci”, vedrebbe una percentuale maggior di acquisto riguardo la parte femminile dei giovani, mentre l’utilizzo delle slot machines, travolgerebbe maggiormente i ragazzi. Nel 2024, oltre 300 mila giovani, avrebbe ammesso di aver giocato d’azzardo sulla rete. Per quanto concerne l’uso di alcolici, tabacco e nicotina, i ragazzi dai 14 anni ne farebbero un uso costante e continuativo. Tutte queste dipendenze, alcune delle quali sembrerebbero innocue, ma non lo sono, hanno dato vita a strutture mediche dislocate su tutti il territorio Nazionale, con servizi che, anche a livello ambulatoriale, si aggirerebbero attorno alle mille strutture pubbliche, con una netta concentrazione nel Nord Italia (Lombardia), prendendo in carico giovani e non, da una fascia di 14 anni, fino ai 74, numeri che indicano e sottolineano la difficoltà del distacco da queste dipendenze subdole, ma pericolose e dannose.


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