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Domani tornano i saldi estivi, ecco cosa c’è da sapere

Via alla nuova campagna di sconti: un affare da 3,3 miliardi

di Cristiana Flaminio -


Da domani, tranne che per la provincia di Bolzano dove se ne parlerà dal 16 luglio in poi, parte la nuova stagione dei saldi estivi. E ogni famiglia spenderà, in media, 203 euro per un giro d’affari stimato complessivamente in ben 3,3 miliardi di euro. Almeno secondo i conti dell’Ufficio Studi di Confcommercio che stima un esborso pro capite di 92 euro in questa stagione di svendite estive. I negozianti sperano anche nel contributo dei turisti, soprattutto stranieri, per il successo delle svendite di luglio e della nuova stagione di saldi. Ci sono grandi speranze in merito alla nuova campagna di sconti: “L’estate 2025 si preannuncia come la migliore del terzo millennio in termini di turismo – sostiene Giulio Felloni presidente Federmoda Italia – e auspichiamo che lo sia anche per gli acquisti nei negozi di moda. Comprare nei nostri negozi significa mantenere vivo il cuore pulsante delle nostre comunità e preservare occupazione e identità territoriale. L’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti, influenzando di conseguenza la campagna acquisti per la prossima collezione primavera/estate 2026”. Quindi la richiesta: “Per sostenere i consumi interni e il commercio di prossimità, – dice Felloni – occorre sicuramente il ritorno agli acquisti da parte dei consumatori, ma anche il sostegno del governo e l’impegno dei fornitori a rispettare i ruoli all’interno della filiera della moda evitando una inutile e sleale”.

Le regole, anche quest’anno, restano le stesse: non c’è obbligo di prova dei capi che devono avere carattere stagionale o di moda, e non essere quindi reperti di ere geologiche passate, commessi e titolari di negozi dovranno agevolare i pagamenti cashless e dovranno esibire il prezzo originale di vendita, la percentuale di sconto e il costo finale del prodotto. Federmoda Italia e Confcommercio, inoltre, tengono a ribadire che i cambi sono a discrezionalità dei negozi tranne che nel caso in cui i prodotti siano danneggiati o non conformi, solo in questo caso scatterebbe l’obbligo di riparazione o sostituzione del capo che, nel caso fosse impossibile, potrebbe essere sostituita in ultima istanza dalla restituzione del prezzo pagato. Solo per i negozi online, e nel tempo limite di quattordici giorni, è possibile chiedere e ottenere cambi a prescindere dai difetti del prodotto.

La stagione dei saldi estivi, inoltre, induce i consumatori a scendere in campo. Come Udicon che ha stilato un decalogo (aggiornato) per evitare brutte sorprese. Tra le raccomandazioni ci sono quelle a diffidare delle offerte “troppo belle per essere vere” che potrebbero nascondere “prodotti contraffatti, con difetti” o magari “già usati”. Per chi preferisce compulsare i negozi virtuali, inoltre, l’esortazione a comprare su siti sicuri, preferibilmente con sedi nel territorio dell’Unione europea, contatti reali e verificabili, recensioni che siano reali e non farlocche. C’è sempre il rischio di incappare, online, nel pericolo delle truffe.


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