Esteri

Usa, la Camera approva la maxi legge di bilancio: tagli ai ricchi e aumento del debito

La misura denominata "Big Beautiful Bill" ora dovrà passare per la firma di Trump

di Redazione -


La Camera dei Rappresentanti degli Usa ha dato il via libera definitivo al nuovo disegno di legge sul bilancio federale, fortemente sostenuto e promosso dal presidente Donald Trump, che lo ha già celebrato pubblicamente definendolo con entusiasmo un “Big Beautiful Bill”.

La legge è stata approvata con un margine molto ristretto: 218 voti favorevoli contro 214 contrari, confermando la spaccatura profonda che attraversa il Congresso e il Paese. Subito dopo l’annuncio dell’approvazione, pronunciato dallo speaker repubblicano Mike Johnson, i membri del Partito Repubblicano presenti in aula hanno esultato intonando il coro “USA, USA”, a sottolineare il carattere fortemente patriottico attribuito alla misura.

L’iter per il voto finale ha subito un significativo ritardo a causa di un intervento-fiume del leader della minoranza democratica, Hakeem Jeffries, che ha parlato per quasi nove ore nel tentativo di ostacolare l’approvazione del provvedimento. Nonostante ciò, la maggioranza repubblicana ha portato avanti la linea voluta da Trump, e ora il testo passerà sulla scrivania del presidente per la firma definitiva.

Cosa prevede la maxi legge di bilancio Usa: promesse elettorali e tagli al welfare

La nuova legge di bilancio rappresenta una pietra miliare nell’agenda politica di Trump e del Partito Repubblicano, in quanto incarna molte delle promesse avanzate durante la campagna elettorale. Tra le misure più significative contenute nel pacchetto figurano: un aumento sostanziale della spesa militare, con nuovi fondi destinati alla Difesa. Lo stanziamento di risorse per finanziare una vasta campagna di deportazione dei migranti irregolari, in linea con l’approccio restrittivo e securitario del presidente. L’estensione per altri dieci anni delle agevolazioni fiscali introdotte durante il primo mandato Trump, per un valore complessivo di 4.500 miliardi di dollari.

Tuttavia, l’ambizioso piano di spesa comporterà un aumento del deficit pubblico stimato in 3.400 miliardi di dollari nell’arco di un decennio, secondo le proiezioni degli uffici tecnici del Congresso. Per controbilanciare, almeno parzialmente, questo aggravio sui conti pubblici, sono stati previsti tagli significativi ai programmi federali di assistenza sociale.

Nello specifico: saranno ridotti i fondi per il programma SNAP (l’assistenza alimentare per le fasce povere della popolazione) e verranno effettuati tagli all’assicurazione sanitaria Medicaid, che fornisce copertura a milioni di cittadini a basso reddito. Le stime preliminari parlano di oltre 17 milioni di persone che potrebbero perdere l’accesso all’assistenza sanitaria a seguito delle nuove misure.

Un’altra area chiave di investimento sarà quella della sicurezza dei confini, per cui sono stati previsti finanziamenti straordinari. A copertura di queste spese, il testo prevede anche la parziale eliminazione dei sussidi destinati alle energie rinnovabili e ai veicoli elettrici, segnando una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche ambientali dell’amministrazione precedente.

L’approvazione della legge non rappresenta soltanto una svolta sul piano economico, ma anche una mossa politica strategica. I Democratici, infatti, puntano a capitalizzare il malcontento crescente tra le fasce popolari per i tagli al welfare in vista delle elezioni di medio termine del 2026.


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