La Trump line è bollente: telefonate con Zelensky e Merz. Il 10 a Roma la “Ukraine Recovery Conference”
Ucraina e Russia hanno condotto un nuovo scambio di prigionieri
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito “una conversazione molto importante e proficua” la telefonata avuta con il capo della Casa Bianca, Donald Trump, in occasione del Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti. “Noi, in Ucraina, siamo grati per tutto il sostegno fornito” che ci aiuta a “proteggere vite umane, salvaguardare la nostra libertà e indipendenza. Abbiamo ottenuto molto insieme all’America e sosteniamo tutti gli sforzi per fermare le uccisioni e ripristinare una pace giusta, duratura e dignitosa”, ha proseguito Zelensky, sottolineando che con Trump “abbiamo parlato delle opportunità nella difesa aerea e abbiamo concordato di lavorare insieme per rafforzare la protezione dei nostri cieli. Abbiamo anche concordato un incontro tra i nostri team”.
Zelensky annuncia progetti diretti con gli Usa
Sulla piattaforma X, il leader ucraino ha anticipato una collaborazione a stretto giro con gli Usa nel settore della sicurezza: “Siamo pronti per progetti diretti con gli Stati Uniti e crediamo che questo sia di fondamentale importanza per la sicurezza, soprattutto quando si tratta di droni e tecnologie correlate”.
Telefonata Trump-Merz
Il giorno prima anche il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha avuto un colloquio telefonico con Donald Trump. A riportare la notizia è stato il settimanale di Amburgo Der Spiegel, citando fonti governative. Il discorso sarebbe stato incentrato sulla situazione in Ucraina, inclusa la questione del rafforzamento della difesa aerea del Paese. Merz e Trump hanno anche affrontato questioni commerciali. Il portavoce del governo, Stefan Kornelius, si è limitato a far sapere che il cancelliere ha fortemente sostenuto l’appoggio a Kiev “nella difesa aerea” nelle chiamate degli ultimi giorni.
Ucraina e Russia hanno condotto un nuovo scambio di prigionieri, nel rispetto dell’accordo tra i negoziatori raggiunto a Istanbul. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo e lo ha confermato su X Zelensky, condividendo foto e video dei ucraini liberati, affermando che “la maggior parte di loro erano detenuti dalla Russia dal 2022” e “hanno combattuto per l’Ucraina in diverse regioni, Donetsk, Mariupol, Luhansk, Kharkiv e Kherson”.
“Sono combattenti delle Forze Armate, della Guardia Nazionale, del Servizio di Guardia di Frontiera dello Stato e del Servizio di Trasporto Speciale dello Stato. E anche civili”, ha precisato il presidente ucraino, ribadendo che “l’obiettivo dell’Ucraina è liberare tutto il nostro popolo dalla prigionia russa. Sono grato a tutti coloro che contribuiscono a renderlo possibile”.
Meloni aprirà i lavori della “Ukraine Recovery Conference”
Sarà la premier Giorgia Meloni ad aprire la “Ukraine Recovery Conference” in programma a Roma il 10 luglio alle 10.30, con un intervento nella sessione plenaria, in cui sono previsti anche i discorsi del presidente ucraino Zelensky, della presidente della Commissione europea von der Leyen, del cancelliere tedesco Merz (la Germania è organizzatore della precedente edizione), del primo ministro polacco Tusk (in Polonia si terrà la prossima) e della first lady ucraina Zelenska. A seguire prenderanno la parola i capi di Stato e di governo che parteciperanno ai lavori. Si tratta del principale appuntamento internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina.
Nella stessa giornata, Meloni si collegherà alla riunione della coalizione dei volenterosi presieduta da Keir Starmer ed Emmanuel Macron. Ad ospitare il vertice sarà la sede del Comando marittimo alleato di Northwood, a nord di Londra. A quanto si apprende da fonti diplomatiche, è stata definita in totale coordinamento con l’Italia.
Nelle settimane scorse si era pensato di riunire i volenterosi a margine del vertice della Nato all’Aja che si è tenuto il 24 e 25 giugno, ma poi si è deciso di rinviare l’appuntamento ad altra data.
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