Trump non teme Musk. Intanto Elon rivela la sua strategia politica
Il miliardario punta alle elezioni di metà mandato
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha bollato come “ridicola” la decisione di Elon Musk di “fondare un terzo partito”. Parlando con i giornalisti, Trump ha stroncato senza appello la mossa del rivale: “Può divertirsi, ma penso sia ridicolo”, perché “i terzi partiti non funzionano mai”.
Il duro commento di Trump
Su Truth Social, il tycoon ha espresso preoccupazione per il suo ex braccio destro: “Sono rattristato nel vedere Elon Musk andare completamente fuori controllo, diventando essenzialmente un disastro nelle ultime cinque settimane”.
Il miliardario ha definito la formazione del suo “America Party”, una risposta diretta a un establishment politico corrotto che non rappresenterebbe più il popolo americano. Il nome della nuova forza politica è stato registrato presso la Commissione elettorale federale. Si tratta del primo passo necessario per correre alle elezioni.
Bessent rincara la dose
Contro l’ex collega di governo, si è scagliato Scott Bessent, segretario al Tesoro: “I consigli di amministrazione delle società vogliono che torni a guidarle. Probabilmente non sono contenti dell’annuncio”.
Tesla ha registrato un crollo in borsa a Francoforte e negli scambi premarket a Wall Street. “Tesla ha bisogno di Musk come Ceo e come sua più grande risorsa, e non deve imboccare ancora una volta la strada della politica…e allo stesso tempo mettersi contro Trump”, si legge in una nota di Wedbush.
Le mire di Elon Musk
La creatura dell’ex capo del Doge punterà ad alcuni seggi chiave al Congresso. L’obiettivo è creare un blocco oscillante abbastanza potente da risultare determinante. I terzi incomodi hanno tradizionalmente avuto difficoltà a guadagnare terreno nella politica americana, poiché il sistema è strutturato in maniera tale da assicurare piena “agibilità” solo ai due partiti dominanti. Con il Collegio Elettorale, le elezioni “winner take all” e le rigide leggi sull’accesso alle schede elettorali, gli outsider non possono competere in modo significativo. Musk punta alle elezioni di metà mandato, che si terranno nel 2026.
“Il modo in cui intendiamo spezzare il sistema monopartitico, ha spiegato in maniera criptica su X, è usare una variante di come Epaminonda distrusse il mito dell’invincibilità di Sparta a Leuttra: forza estremamente concentrata in un punto preciso del campo di battaglia”. Più chiaro un altro contenuto social: “Sostenere un candidato alla presidenza non è fuori questione ma nei prossimi dodici mesi il focus è sulla Camera e sul Senato”. In soldoni vuol dire conquistare “2-3 seggi al Senato e 8-10 alla Camera”. Un bottino sufficiente ad avere voce in capitolo in caso di votazioni tirate di leggi importanti.
Torna alle notizie in home