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“Stop migranti”: al via centro di detenzione a Creta

La stretta del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, sospese le procedure di asilo per gli arrivi dal Nordafrica

di Angelo Vitale -


La Grecia sospende le procedure di asilo per i migranti, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis vara una stretta con la sospensione delle domande di asilo per le persone provenienti dal Nordafrica, votata oggi dai parlamentari, è “assolutamente necessaria” di fronte all’aumento dei flussi migratori. “Abbiamo preso la difficile, ma assolutamente necessaria decisione di sospendere temporaneamente il processo di esame delle domande di asilo”, ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild.

Stop ai migranti

Una decisione che si spiega con “l’improvviso aumento (del numero) di arrivi irregolari via mare dal Nordafrica”, che il ministro delle Migrazioni, Thanos Plevris, ha descritto come una “invasione”. Il Parlamento ha approvato a larga maggioranza, con 177 voti su 293, un emendamento che prevede una sospensione per tre mesi delle domande di asilo, in particolare per le persone che arrivano sull’isola meridionale di Creta, provenienti dalla Libia.

Al via un centro di detenzione

“Questa decisione invia un messaggio chiaro, che non si presta ad alcuna interpretazione da parte delle reti di trafficanti: la Grecia non è un passaggio aperto verso l’Europa”, ha sottolineato ancora Mitsotakis. Il primo ministro, che ha perseguito una politica migratoria fortemente restrittiva sin dal suo insediamento nel 2019, presentando il provvedimento ai parlamentari, ha annunciato che qualsiasi migrante entrato illegalmente sarebbe stato “arrestato e trattenuto”.

Mitsotakis ha anche promesso la “creazione, come primo passo, di un centro di detenzione permanente a Creta”. Circa 8mila persone sono arrivate sull’isola dall’inizio dell’anno, secondo il ministro delle Migrazioni Thanos Plevris, rispetto alle circa 4mila dell’intero 2024. In tutta la Grecia, da gennaio sono entrati più di 14mila richiedenti asilo. Da giugno gli arrivi sono ulteriormente aumentati, arrivando a superare i 2.500, al punto che le autorità locali hanno lanciato l’allarme, sostenendo di non disporre di strutture di accoglienza adeguate.

Creta nodo degli arrivi

Ieri oltre 500 migranti intercettati al largo di Creta sono stati condotti a Lavrio, un porto vicino ad Atene, ha constatato l’Afp. Saranno poi trasferiti in strutture di accoglienza sulla terraferma. Thanos Plevris, ex membro di un partito di estrema destra ora sciolto, ha dichiarato che la Grecia “non è un hotel” per i richiedenti asilo. “Il messaggio che stiamo inviando è chiaro: rimanete dove siete. Non siete benvenuti qui”, ha ribadito ieri ai migranti. “Non ricatterete” la Grecia, ha aggiunto.

Secondo Plevris, il suo Paese “deve proteggere il suo territorio” e “non può in nessun caso accettare questa massiccia invasione che si sta preparando. Nessuno può entrare illegalmente, chiedere asilo e ricevere aiuti, tre pasti al giorno e un alloggio, il tutto a spese dei contribuenti greci ed europei”, ha sottolineato Thanos Plevris al canale televisivo Skai. La leader del partito di sinistra radicale, Pleusī Eleutherias, Rotta verso la Libertà, Zoi Konstantopoulou, ha definito l’emendamento “una vergogna e una disgrazia che vi perseguiterà (i membri del governo Mitsotakis) nella storia”. Zoi Konstantopoulou ha accusato il governo greco di “rimettere il razzismo al centro della politica“.


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