Esteri

Prepararsi in caso di attacco, in Danimarca leva obbligatoria anche per le donne

La modifica della legge per l'inserimento delle donne è stata approvata dal Parlamento ed è entrata in vigore

di Priscilla Rucco -


In Danimarca c’è bisogno di numeri maggiori per il sevizio di leva, perché il sevizio militare volontario, non porta un numero esiguo di ragazzi che vogliono entrare a far parte di questo mondo per cui, con le nuove norme sulla coscrizione, nessuno sarà esente dalla leva: nemmeno le donne.

Con il nuovo metodo adottato in Danimarca si prevede una previsione di incremento di 6.500 nuove leve ogni anno, fino al 2033. La prima ministra danese Frederiksen ha affermato: “Ci riarmiamo non per fare la guerra, ma per evitarla”. Il modus operandi per essere arruolati, sembrerebbe più un sorteggio, che un impegno serio eppure, da luglio, anche le donne potranno essere chiamate a svolgere il periodo di coscrizione che, prima era rivolto solo agli uomini.

La modifica della legge sulla leva militare anche per il gentil sesso, è stata approvata del Parlamento danese che è entrata in vigore da pochi giorni. Fra i cambiamenti, anche l’estensione del periodo della leva (previsto al compimento dei 18 anni) che da quattro mesi, passerà ad 11. Il Parlamento danese, ha dovuto provvedere a questi cambiamenti (anche in tempi rapidi), a causa dell’insufficiente adesione dei giovani al servizio militare volontario. Le donne, anche prima di questo mese potevano accedere come volontarie (bastava prestare la propria adesione alla “Giornata della Difesa”. A numeri fatti, le donne compongono un quarto delle reclute.

Danimarca, leva anche per le donne: alcuni numeri

In Danimarca, il numero di giovani che ogni anno completa il servizio militare obbligatorio dovrebbe passare da 4.600 a 6.500 in un periodo stimato di 8 anni. Mette Frederiksen, la prima ministra danese, aveva ricevuto già ad inizio marzo la richiesta di aggiornare la legge sul servizio militare, richiesta particolarmente appoggiata e sostenuta dai Moderati, dal Partito Liberale e dai Socialdemocratici -di cui la prima ministra fa parte-. L’addestramento militare durerà 11 mesi (con una estensione rispetto alle misure previste precedentemente), di cui di livello base avrà una durata di 5 mesi che prevederà anche un addestramento all’utilizzo delle armi, mentre nei sei mesi successivi, in base al luogo in cui sarà svolto, ci sarà un addestramento più specifico e sarà obbligatorio per chiunque compia 18 anni. I maggiorenni, se sorteggiati, dovranno presentarsi alla “Giornata della Difesa” dove saranno valutati per l’idoneità al servizio, solo nel caso in cui dovessero passare l’esame medito e un test attitudinale scritto.

Allo stato attuale, la Danimarca ha attivi 25.400 militare, oltre a 63mila riservisti. Resta comunque possibile richiedere la possibilità di essere obiettori di coscienza, mentre chi opterà per la leva, avrà la possibilità di scegliere dove completare l’addestramento (tra le varie opzioni marina e aviazione). Sono 10 gli Stati europei che hanno il servizio militare obbligatorio, tra cui Grecia e Paesi baltici.

Il dibattito pubblico, dopo la decisione del parlamento danese, ha dato vita ad opinioni contrastanti sul fatto della parità totale dei diritti e i doveri tra uomini e donne, ma in molti vedono la coscrizione “obbligatoria” per le donne, tramite sorteggio, come una forzatura ingiusta. La prima ministra danese Frederiksen ha cercato di spiegare la necessità di aggiornare la legge, poiché tramite volontari il numero dei militari, di anno in anno, diventerebbe sempre più basso. Inoltre, non è da sottovalutare l’aumento che questo Paese sta spendendo per rafforzare le difese e le capacità militari; prepararsi a combattere, senza auspicare che vi siano guerre all’orizzonte, questo è l’obiettivo del Parlamento. L’importanza della leva senza discriminazioni per uomini e donne è un obiettivo importante verso la parità di genere. Con questa nuova approvazione di legge, la Danimarca passerà al terzo posto come paese appartenente alla Comunità Europea, a rendere obbligatoria la leva per le donne, oltre alla Svezia e alla Norvegia, che adottarono le medesime misure, rispettivamente nel 2017 e nel 2013.


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