Ucraina, potenze ad un bivio tra memorandum per la ripartenza e nuovi pacchetti di guerra
La soluzione diplomatica appare più lontana
Il capo dell’intelligence militare ucraina (Hur) Kyrylo Budanov ha affermato che il cessate il fuoco tra Kiev e Mosca deve essere raggiunto ben prima della fine di quest’anno. “È realistico farlo? Sì. È difficile? No”, ha detto a Bloomberg. “Ci vogliono almeno tre parti: Ucraina, Russia e Stati Uniti. E noi arriveremo a questo scenario”, ha aggiunto Budanov, assicurando che il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina continuerà “nel prossimo futuro” e che Washington potrebbe inviare ulteriori sistemi di difesa aerea. La “posizione di Trump è coerente, non bisogna giudicarlo in base alle caratteristiche dei media”, ha spiegato, “in qualità di capo di un servizio speciale, so più cose”.
Assistenza militare americana prorogata
La Commissione per le forze armate del Senato statunitense ha approvato una disposizione che proroga l’iniziativa di assistenza agli ucraini fino al 2028, aumentando i finanziamenti autorizzati da 300 milioni di dollari nel 2025 a 500 milioni, come parte della bozza di legge per il National Defense Authorization Act (NDAA) per l’anno fiscale 2026.
La Nato comprerà armi dagli Usa per darle all’Ucraina
La posizione dell’amministrazione statunitense rispetto al conflitto russo-ucraino è cambiata. A confermarlo è stata la portavoce Nato Alison Hart, interpellata da Radio Svoboda dopo l’intervista di Trump alla Nbc durante la quale ha parlato di una vendita di armi americane alla Nato per poi essere distribuite all’esercito di Zelensky. “I membri dell’Alleanza, ha riferito Hart, continuano a lavorare per garantire all’Ucraina il sostegno necessario per proteggersi dall’aggressione russa. Ciò include sforzi urgenti per l’acquisto di forniture chiave dagli Stati Uniti, compresi sistemi di difesa aerea e munizioni”.
L’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina Keith Kellogg arriverà lunedì nella capitale ucraina per una visita di una settimana, secondo quanto riportato dal media ucraino “Novyny.LIVE”.
Gli accordi Roma-Kiev
Durante la cerimonia di chiusura della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina, svoltasi a Roma, il vice ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, ha ricordato che “l’Italia ha incrementato gran parte dell’impegno annunciato lo scorso anno a Berlino, lanciando anche nuovi strumenti che coinvolgono le nostre istituzioni per la cooperazione finanziaria, il supporto alle esportazioni e gli investimenti”.
“In particolare, ha proseguito Cirielli, desidero evidenziare il protocollo d’intesa bilaterale sulla finanza agevolata e il lancio del nuovo fondo per la ricostruzione dell’Ucraina, promosso dalla Commissione Europea in un’iniziativa congiunta con Francia, Germania e Polonia. Tutto questo nell’auspicio che presto si possa raggiungere la fine del conflitto e avviare un vero processo di ripristino della pace, a prescindere da quanto lo scenario possa essere complesso e difficile”.
Il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi ha firmato un importante Memorandum of Understanding con Alona Shkrum, vice ministro per lo Sviluppo delle comunità e dei territori, per l’avvio di una cooperazione strategica tra Italia e Ucraina nel settore dei trasporti marittimi e dello sviluppo portuale.
La soddisfazione delle autorità dell’Ucraina
“Aspettiamo cifre definitive che rifletteranno la piena scala di questa iniziativa congiunta, ma già possiamo dire che si tratta dell’evento più grande, più produttivo come Conferenza per la ripresa dell’Ucraina che si è tenuto, questo è un dato di fatto. Vediamo più di 200 accordi siglati tra gli Stati, entità private e un valore totale che supera 10 miliardi di euro, ma ancora stiamo calcolando”, ha dichiarato il viceministro dell’Economia ucraino Oleksii Sobolev durante la cerimonia di chiusura della “Ukraine Recovery Conference” prima del passaggio di testimone dall’Italia alla Polonia che ospiterà l’evento nel 2026.
Un edificio di cinque piani è crollato ad Aleshky, nella regione di Kherson, a seguito di un attacco aereo delle Forze Armate ucraine. Le persone sono ancora sotto le macerie. Lo ha denunciato alla Tass il governatore della regione Volodymyr Saldo.
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