Israele non risparmia niente e nessuno: colpita la chiesa cattolica della Sacra famiglia, ferito Padre Gabriel Romanelli
Meloni definisce inaccettabili gli attacchi alla popolazione civile
Un raid aereo israeliano ha colpito la Chiesa cattolica della Sacra famiglia nella parte vecchia di Gaza City, uccidendo due donne cristiane e ferendo il parroco Gabriel Romanelli a una gamba. A riferirlo per prima è stata l’emittente al-Jazeera condividendo immagini del raid. Secondo una fonte dell’ospedale Battista, decine di persone hanno riportato ferite.
Padre Gabriel Romanelli tra i feriti
Ha provocato “molti feriti, tra cui padre Gabriel Romanelli”, e “danni alla chiesa” della Sacra Famiglia a Gaza City l’attacco dello Stato ebraico, si legge in una nota del Patriarcato latino di Gerusalemme, in cui si precisa che “al momento non ci sono vittime confermate”.
“Ho parlato con padre Gabriel Romanelli, era spaventato perché ferito”, ha affermato il Vicario della Custodia di Terra Santa padre Ibrahim Faltas.
“C’è tanta stanchezza, e preoccupazione perché percepiamo di essere rimasti quasi soli in questa zona”, diceva Romanelli a Vatican News appena qualche giorno fa.
“Israele esprime profondo rammarico per i danni arrecati alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City e per le eventuali vittime civili”, ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri di Tel Aviv, Oren Marmorstein.
Le parole di Meloni e Tajani
Duro il commento di Giorgia Meloni. “I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento”, ha dichiarato la premier italiana.
“Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. È tempo di fermarsi e trovare la pace”. Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha condannato attraverso ‘X‘ la brutale azione di Tel Aviv contro la Chiesa.
“Negli ultimi 21 mesi di guerra a Gaza, secondo quanto si apprende, sono stati uccisi più di 17.000 bambini e 33.000 sono stati feriti. Ogni giorno sono stati uccisi in media 28 bambini, l’equivalente di un’intera classe”, ha denunciato Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef, in un intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
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