Attualità

Epstein files, la “lettera oscena”: Trump querela il Wsj

Il nuovo episodio della vicenda rinnova i motivi di tensione interna nei confronti del presidente americano

di Dave Hill Cirio -

Epstein e Trump all'epoca della loro frequentazione


Nuovo episodio del prolungato scandalo Epstein, stavolta per una presunta lettera oscena inviata da Donald Trump a Jeffrey Epstein per il cinquantesimo compleanno del finanziere morto suicida in carcere. La vicenda ruota attorno alla pubblicazione, da parte del Wall Street Journal, di una missiva attribuita a Trump e contenuta in un album di auguri realizzato da vari amici di Epstein, tra cui personalità di spicco degli Stati Uniti.

La lettera oscena a Epstein

La lettera, dattiloscritta, è incorniciata dal disegno, apparentemente a mano, della sagoma di una donna nuda. La firma “Donald”, stilizzata sotto la vita femminile, sembra evocare i peli pubici. E il testo si conclude con una frase allusiva: “Buon compleanno e che ogni giorno possa essere un altro meraviglioso segreto”.

E’ una missiva parte di un album curato da Ghislaine Maxwell, anch’essa nota per il coinvolgimento nel caso Epstein, che raccoglieva gli auguri per il compleanno del finanziere.

La reazione di Donald Trump

Il presidente americano ha reagito con forza definendo falsa sia la lettera che la sua attribuzione e annunciando azioni legali contro il Wall Street Journal, la società editrice News Corp e il proprietario Rupert Murdoch.

In una dichiarazione su Truth Social, Trump ha denunciato di non aver mai scritto quella lettera, di non riconoscerne né lo stile né le parole, e che si tratta di una “fake news” diffamatoria.

Ha inoltre chiesto la desecretazione di tutti i file legati al caso Epstein, accusando i Democratici di voler alimentare una “truffa” ai suoi danni.

E ha incaricato la procuratrice generale Pam Bondi di adoperarsi per la pubblicazione delle testimonianze segrete raccolte dalle giurie sul caso Epstein, in risposta al clamore generato dalla vicenda.

Le implicazioni politiche

L’ennesimo episodio dell’affair arriva in un momento delicato per Trump e il partito repubblicano, già sotto pressione per il modo in cui la vicenda era stata archiviata in passato, con la pubblicazione della lettera e la conseguente reazione di Trump diventate rinnovato motivo di scontro politico interno per la trasparenza sui cosiddetti “Epstein files“.


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