Attualità

Napoli: “Il sindaco Manfredi spreca il denaro pubblico”

Risorse per centinaia di migliaia di euro per promuovere i palinsesti Rai o altri temi estranei al turismo

di Angelo Vitale -

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi


“A Napoli si sta consumando l’ennesimo spreco istituzionalizzato, con una gestione delle risorse pubbliche che definire folle è un eufemismo“: la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà attacca il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per “42 milioni di euro in aumento dall’imposta di soggiorno, destinati a progetti che nulla hanno a che vedere con il miglioramento dell’accoglienza turistica o della qualità urbana”.

La tassa di soggiorno destinata da Manfredi a promuovere la Rai

Dagli atti ufficiali – denuncia – “emerge che 161.040 euro sarebbero stati impegnati per la presentazione dei palinsesti Rai 2025/2026, un evento legato alla promozione mediatica che difficilmente porterà benefici strutturali o tangibili alla città”. Facile trovare dietro questa singolare destinazione la necessità di Manfredi di mantenere la presenza nei Tg della testata Rai, ove è frequentemente intervistato.

Un convegno sulla Bibbia per Manfredi

Facile pure interrogarsi “su “122mila euro per il convegno “La Bibbia e le donne”, e altri 169.460 euro per “iniziative artistiche, ludiche e culturali” affidate con procedura diretta alla stessa ditta. Un totale che supera i 450mila euro, tutti prelevati da una tassa che i turisti pagano col presupposto che vengano migliorati i servizi pubblici della città.

Strade dissestate

“Cosa resta a chi visita o vive Napoli? – denuncia Muscarà – . Strade dissestate, fontanelle rotte, trasporti inefficienti, verde pubblico abbandonato. Altro che convegni e palinsesti: la città reale soffre e questi soldi sarebbero dovuti servire per migliorare concretamente l’esperienza turistica e la vivibilità urbana. È un insulto a chi lavora nel settore e a chi paga le tasse”.

L’imposta di soggiorno, secondo la legge – afferma – , dovrebbe finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione dei beni culturali e ambientali, fruizione delle strutture ricettive e miglioramento dei servizi per chi visita la città. “Ma a Napoli pare che questa pioggia di milioni venga gestita da pochi e sempre gli stessi soggetti, con affidamenti diretti e senza alcun reale ritorno per la collettività”.

E poi chiede: “Quali studi, quali esigenze del comparto turistico hanno portato a investire oltre centomila euro per un convegno dal titolo “La Bibbia e le donne”? A chi giovano questi eventi? Ai turisti o ai soliti noti? Ai cittadini o ai clienti della politica?”.

Turismo, la Regione chiude l’Ostello di Mergellina

Ma c’è dell’altro e Muscarà ne ha pure per il governatore Vincenzo De Luca. La consigliera ricorda “l’assurdità della chiusura dell’Ostello della Gioventù di Mergellina, trasformato in residenza universitaria anziché rilanciato per accogliere visitatori da tutto il mondo: quella struttura avrebbe potuto generare almeno 160mila euro all’anno solo di tassa di soggiorno. Ma la Regione ha preferito togliere un servizio al turismo e un introito alla città. Una scelta miope”.


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