Politica

Annullato il concerto delle polemiche diretto dal maestro russo Valery Gergiev

Le pressioni politiche trasversali hanno avuto la meglio

di Ernesto Ferrante -


La Direzione della Reggia di Caserta ha disposto “l’annullamento del concerto sinfonico diretto da Valery Gergiev, previsto nell’ambito della rassegna ‘Un’Estate da Re’ per il prossimo 27 luglio nel cortile del Complesso vanvitelliano”. Il direttore d’orchestra russo era finito al centro di una bufera politica a causa delle sue posizioni filo putiniane. A sollevare la questione era stata Julija Navalnaja, moglie del dissidente russo Navalny.

Il ministro Giuli appoggia la decisione della Direzione della Reggia

“La scelta libera e insindacabile assunta dalla Direzione della Reggia di Caserta trova il mio pieno e convinto sostegno: pur nel rispetto dovuto alla eccezionale qualità artistica dell’evento, l’annullamento del concerto diretto dal maestro Gergiev, anche alla luce di una sopraggiunta strumentalizzazione ideologica di parte, obbedisce a una logica di buon senso e di tensione morale volta alla protezione dei valori del mondo libero”, ha dichiarato in un comunicato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

La cancellazione dell’evento svuota di significato la conferenza “Cultura o propaganda? Il caso Gergiev a Caserta e le ingerenze russe in Italia”, in programma per oggi alle 17.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, su iniziativa della deputata di Azione Federica Onori. Previsti gli interventi di: Carlo Calenda, Federica Onori, Filippo Sensi, Benedetto Della Vedova, Pina Picierno, Marco Taradash, Giulia De Florio, Anna Foa, Alexey Ratmanskij e Eleonora Mongelli.

Nei giorni scorsi,una portavoce della Commissione Europea aveva detto che “i palcoscenici europei non dovrebbero dare spazio a coloro che sostengono questa guerra di aggressione contro l’Ucraina”. Dall’esecutivo Ue si erano affrettati a precisare che “la rassegna concertistica ‘Un’Estate da Re’ non è finanziata con risorse Ue, ma con fondi nazionali, attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione dell’Italia” e pertanto la “Commissione non ha alcuna responsabilità nella selezione e nell’attuazione di tali fondi nazionali, che spettano agli Stati membri”.

Esulta chi aveva invocato una decisione drastica

“Abbiamo spiegato, lottato, ci abbiamo creduto e abbiamo vinto! Grazie a tutte e tutti voi, la Campania non ospiterà un ambasciatore di Putin. Per chi vorrà, ci vediamo domenica sera con le bandiere dell’Europa, davanti alla Reggia, per celebrare la forza e la bellezza della democrazia”, ha scritto sui social la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno del Pd.

“Saluto con favore l’annullamento del concerto di Valerij Gergiev in Campania, ma per favore ora non parliamo di censura: lui è un amico personale di un criminale di guerra, quale è Vladimir Putin. Vincenzo De Luca forse ha confuso la programmazione culturale con il palinsesto di Russia Today. Bene così”. Così in un post su X Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe.

“È da condividere la decisione della Reggia di Caserta, il concerto di Valery Gergiev rischiava di trasformarsi in un inchino al suo capo, Vladimir Putin. È importante affermare in ogni modo il sostegno dell’Italia all’Ucraina, anche annullando una passerella per un suo sostenitore”, ha affermato la deputata di Forza Italia e vice responsabile del dipartimento Esteri, Isabella De Monte.


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