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Ibiza, morto a 35 anni il dj italiano Godzi: ipotesi omicidio

Michele Noschese, 35 anni, dj e producer napoletano noto con lo pseudonimo “Godzi”, è stato trovato morto nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 luglio. Il suo corpo è stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione sull’isola delle Baleari, dove risiedeva stabilmente da alcuni anni. Al momento le cause del decesso restano da accertare: le autorità locali hanno aperto un’indagine e stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’artista.

Morto dj italiano Godzi: i racconti e l’ipotesi dell’omicidio

Secondo una prima ricostruzione il ragazzo era con amici nella propria abitazione, dove era in corso una festa. Nella notte i vicini avrebbero chiamato la guardia civil per la musica troppo alta: secondo le testimonianze di chi era nella casa del Dj, Michele sarebbe stato percosso dagli uomini della polizia. E sempre secondo i presenti sarebbe stato trasportato in ambulanza, già senza vita, direttamente in obitorio. Mentre le indagini continuano ieri, dopo la diffusione della notizia della sua morte da parte di pagine social molto seguite dagli appassionati di musica, elettronica e techno, sono arrivati centinaia di messaggi di cordoglio.

Godzi era un artista apprezzato non solo per le sue doti tecniche e la qualità delle sue produzioni, ma anche per la sensibilità con cui riusciva a trasformare ogni set in un’esperienza coinvolgente. Aveva calcato le consolle di alcuni dei club più iconici d’Europa e degli Stati Uniti, tra cui locali a Londra, Berlino, Parigi, Barcellona e New York, diventando una presenza costante in festival e line-up di rilievo. Ma non solo musica, Michele era laureato in Economia e aveva anche intrapreso una promettente carriera nel calcio professionistico, arrivando a giocare in Svizzera fino alla Serie A. Ma la sua vera vocazione era la musica. Così aveva lasciato tutto per dedicarsi a tempo pieno alla produzione e al djing, trovando a Ibiza il luogo perfetto per esprimere la propria creatività artistica.