Attualità

Cavallo contagiato da West Nile, abbattuto

Il caso a Foggia: l'animale affetto da encefalite, presentava un quadro clinico compromesso

di Pietro Pertosa -


Nel Foggiano s’è registrato il primo caso di contagio West Nile in un cavallo. L’animale, ricoverato in un maneggio a Siponto, nel territorio comunale di Manfredonia, è stato abbattuto. Ed ora è scattato il protocollo per tentare di eliminare quanto più possibile i rischi di contagio in tutta l’area della Provincia di Foggia. La circolare, inviata ai sindaci dell’area dal dipartimento prevenzione dell’Asl locale, è stata “girata” per conoscenza anche al Prefetto.

Il primo cavallo contagiato da West Nile

Grazie a un protocollo sperimentale s’è diagnosticato quello che è il primo caso accertato di West Nile in un cavallo. L’animale riportava i sintomi di una grave encefalite. L’esame del sangue dell’equino effettuato presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, ha rivelato una forte positività agli anticorpi di tipo Igm che, secondo i medici, sono indicativi di un’infezione recente con una lieve positività agli Igg. Ulteriori accertamenti, poi, hanno svelato l’assenza degli Igg nel sangue dell’animale. Per i sanitari quella è stata la prova dell’avvenuto contagio. West Nile, per la prima volta, ha colpito un cavallo. Che, a causa del quadro clinico compromesso, è stato abbattuto. Il caso era stato segnalato da un veterinario del posto.  

Il vademecum (non solo per tutelare gli animali): le raccomandazioni dell’Asl

L’obiettivo delle autorità sanitarie, adesso, sarà quello di tentare di arginare il contagio e la trasmissione delle malattie trasmesse da insetti vettori come zanzare, zecche e flebotomi. Le azioni consigliate dai sanitari includono: eliminare i focolai ambientali: rimuovere oggetti in giardini e cortili che possono raccogliere acqua stagnante (barattoli, sottovasi, giochi, contenitori scoperti);gestire le acque stagnanti: favorire il deflusso in canalizzazioni, cisterne, fontane, grondaie e vasche per evitare lo sviluppo larvale; curare le aree verdi: tenere puliti giardini, parchi e aree abbandonate, rimuovendo i rifiuti. Programmare disinfestazioni regolari: eseguire interventi almeno settimanali nei mesi più caldi, in particolare ad agosto e settembre; adottare misure di protezione individuale: usare repellenti, installare zanzariere e indossare abiti che coprano la pelle.


Torna alle notizie in home