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Regione che vai, delizia che trovi – Piemonte

Il vitello tonnato, un piatto rappresentativo della tradizione gastronomica torinese, elegante, saporito adatto come antipasto o secondo piatto.

di Gianluca Pascutti -


Piemonte – Vitello tonnato

In Piemonte, nel cuore elegante di Torino, tra palazzi barocchi e caffè storici, nasce uno dei piatti più raffinati della tradizione piemontese: il vitello tonnato, detto anche vitel tonné. Una preparazione fredda, ma ricca di storia, che unisce la delicatezza della carne cotta a bassa temperatura con la cremosità di una salsa a base di tonno, capperi e uova. Un piatto nobile, servito nelle grandi occasioni fin dal XIX secolo, che testimonia il gusto sabaudo per l’equilibrio tra intensità e delicatezza. Perfetto come antipasto o come secondo leggero durante l’estate.

Il piatto della settimana

Vitello tonnato alla piemontese

Un grande classico freddo, cremoso e raffinato. Un abbraccio tra carne tenera e salsa saporita.

Ingredienti per 4 persone:

  • Girello di vitello (magatello) – 700 g
  • Sedano – 1 gambo
  • Carota – 1
  • Cipolla – 1
  • Alloro – 1 foglia
  • Sale grosso – q.b.

Per la salsa tonnata:

  • Tonno sott’olio sgocciolato – 200 g
  • Uova – 2 (sode cotte 6 minuti dal bollore e subito raffreddate)
  • Capperi sotto sale – 1 cucchiaio
  • Acciughe sott’olio – 2 filetti
  • Succo di limone – 2 cucchiaio
  • Olio extravergine d’oliva – q.b.

Procedimento:

Cuoci il vitello in acqua salata con sedano, carota, cipolla e alloro per circa 1 ora e mezza. Lascialo raffreddare nel suo brodo. Intanto prepara la salsa: frulla tonno, uova sode, capperi dissalati, acciughe e succo di limone, aggiungendo olio a filo per ottenere una crema liscia. Affetta sottilmente il vitello freddo e condiscilo con la salsa.

Il vino in abbinamento:

Roero Arneis, bianco piemontese fresco e aromatico, perfetto per accompagnare la morbidezza della carne e la sapidità della salsa.

Con il vitello tonnato si può osare anche un vino rosso, sempre del Piemonte purché sia leggero, fresco e poco tannico, così da non sovrastare la delicatezza del piatto. Consigliamo un Grignolino d’Asti o un Pinot Nero giovane.


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