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Botulino killer tra Calabria e Sardegna: morte due persone, nove i ricoverati

di Francesca Petrosillo -


Un grave episodio di intossicazione alimentare da botulino ha causato la morte di due persone e il ricovero di altre nove persone tra Calabria e Sardegna. La Procura di Paola ha avviato un’indagine dopo il decesso di un 52enne di Napoli, che aveva consumato un panino con broccoli e salsiccia acquistato da un chiosco ambulante sul lungomare di Diamante. L’uomo è deceduto mentre stava tornando a casa, lungo l’autostrada, nei pressi di Lagonegro.

L’inchiesta, condotta dalla magistratura calabrese, ipotizza i reati di “morte come conseguenza di altro reato” e “commercio di sostanze alimentari pericolose”. Due persone, ritenute responsabili dell’attività ambulante coinvolta, sono state formalmente indagate. Il furgoncino utilizzato per la vendita è stato sequestrato, così come il prodotto sospetto – probabilmente broccoli sott’olio – che sarebbe stato distribuito anche in altre regioni.

Le autorità sanitarie hanno disposto il blocco preventivo del prodotto su tutto il territorio nazionale, anche se non è ancora chiaro se si tratti di una preparazione industriale o di una conserva artigianale. Qualora fosse confermata la natura commerciale del prodotto, scatterà un richiamo immediato a livello nazionale.

Il Ministero della Salute ha attivato tempestivamente i protocolli di emergenza sia in Calabria sia in Sardegna, dove si è registrata un’altra vittima per intossicazione da botulino: una donna di 38 anni ricoverata a Cagliari. La task force ha assicurato la disponibilità immediata degli antidoti salvavita grazie alla Scorta strategica nazionale e alla collaborazione tra le autorità locali.

La Procura di Paola sta inoltre verificando eventuali responsabilità mediche, poiché il 52enne si era recato anche in una clinica privata prima del decesso.

Tra i ricoverati ci sono almeno sette persone che avrebbero consumato lo stesso panino nello stesso punto vendita. Tra loro, due minorenni di Roma: uno è in condizioni critiche e intubato, l’altro è cosciente. I casi hanno acceso l’allarme sanitario e il dibattito sulle misure di controllo per la sicurezza alimentare, in particolare per i cibi venduti in contesti di street food.


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