Reporter Senza Frontiere (Rsf) ha “condannato con forza e rabbia l'assassinio riconosciuto dall'esercito israeliano”
Attacco mirato israeliano contro una tenda utilizzata da giornalisti a Gaza City, davanti all’ospedale di al-Shifa. Due reporter e tre cameraman della tv satellitare al-Jazeera sono morti nel raid. Con loro è deceduto anche un sesto giornalista freelance. L’emittente ha comunicato che le vittime sono i corrispondenti Anas al-Sharif e Mohammed Qreiqeh e i cameramen Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e Moamen Aliwa. Su Telegram, i soldati dello Stato ebraico hanno affermato che al-Sharif “era a capo di una cellula terroristica di Hamas ed era responsabile della preparazione di attacchi con razzi contro civili israeliani e truppe” israeliane, bollandolo come un “terrorista”, che “si spacciava per giornalista”. Dal 7 ottobre 2023 sono stati uccisi almeno 242 giornalisti palestinesi nella Striscia di Gaza.
Anp e Hamas evidenziano l’intenzionalità del massacro
Per l’Autorità nazionale palestinese (Anp) e Hamas è stata una mattanza voluta. “Israele ha bombardato la tenda dei giornalisti a Gaza e ha assassinato deliberatamente gli ultimi reporter rimasti, tra cui Anas al-Sharif e Mohamed Qreiqeh, che hanno documentato sistematicamente e diligentemente il genocidio e la carestia imposti da Israele”, ha denunciato la rappresentanza palestinese presso le Nazioni Unite in un messaggio su ‘X’. “Mentre Israele continua la pulizia etnica a Gaza – ha aggiunto la missione palestinese all’Onu – il suo nemico rimane la verità: i giornalisti coraggiosi che espongono i suoi crimini atroci”.
Hamas, in un comunicato diffuso dal quotidiano “Filastin”, ha denunciato il “più esteso attacco contro giornalisti mai visto in una guerra”, sostenendo che quanto fatto dall’esercito israeliano “trascende ogni connotazione di fascismo e criminalità”.
Il Qatar parla di attacco deliberato ai giornalisti
Il governo del Qatar ha parlato di “crimini che vanno oltre l’immaginazione”. “Il deliberato attacco ai giornalisti da parte di Israele nella Striscia di Gaza rivela come questi crimini vadano oltre ogni immaginazione – ha detto il primo ministro di Doha, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, in un post su ‘X’ – Che Dio abbia pietà dei giornalisti Anas al-Sharif, Mohammed Qraiqea e dei loro colleghi”.
La doppia condanna di Rsf e Fnsi
Reporter Senza Frontiere (Rsf), organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa, ha “condannato con forza e rabbia l’assassinio riconosciuto dall’esercito israeliano”. “Anas al-Sharif, uno dei giornalisti più famosi della Striscia di Gaza, era la voce delle sofferenze inflitte da Israele ai palestinesi di Gaza”, ha sottolineato Rsf in una nota inviata all’Afp, chiedendo “un’azione decisa da parte della comunità internazionale per fermare l’esercito israeliano”.
Alessandra Costante e Vittorio di Trapani, segretaria generale e presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi), hanno auspicato che la Corte penale internazionale de L’Aia apra “un’indagine su questa uccisione mirata”. “Del resto – hanno proseguito – non è la prima volta che Israele giustifica l’uccisione dei giornalisti a Gaza con l’accusa di complicità con Hamas. La novità questa volta è che individua l’obiettivo militare chiamandolo per nome. A questo punto Israele ha il dovere di fornire le prove contro Anas Al-Sharif. Pubblicamente. E credibili”.
Prosegue l’impegno di Palazzo Chigi a favore della popolazione civile di Gaza. Per consentire il trasporto in Italia di 34 bambini bisognosi di cure e di 91 familiari loro accompagnatori, tre C-130 decolleranno oggi da Pisa, per rientrare domani.