Inchiesta Milano, le chat della compagnia del “Pirellino”
Milano, urbanistica e potere privato: nei nuovi documenti depositati dalla Procura emergono chat e messaggi in cui, secondo i magistrati, confini e ruoli pubblici si piegano alle esigenze di un grande operatore immobiliare. Le chat, agli atti del Tribunale del Riesame, vedono protagonisti l’ex assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, il direttore generale del Comune Cristian Malangone e il fondatore di Coima, Manfredi Catella, tutti e tre ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta che ha colpito il comune di Milano, con le accuse – a vario titolo – di corruzione, false dichiarazioni e induzione indebita.
Era il 12 marzo 2024 quando Tancredi scrisse a Catella: “Ma mi confermi come assessore?”. Il costruttore risponde: “Voi siete i best ever (“I migliori di sempre”, ndr). Io se volete vi faccio da segretario”. Scambio di battute a cui si unisce Malangone: “Me lo tatuo sulla schiena”. Secondo la pm Marina Petruzzella e la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, è un passaggio che mostra “la consapevolezza di Tancredi che, grazie alla sua azione, gli interessi di Coima vengono massimizzati, tant’è che ironizza su una sua riconferma come assessore da parte di Catella in persona, come se quest’ultimo fosse il sindaco di Milano”. Le chat, sottolineano i pm, “assumono dimensioni sconcertanti e di autentico allarme sociale, in termini di mercimonio della funzione pubblica consumata dall’assessore Tancredi in sintonia con il segretario generale Malangone, di sfregio delle leggi e di attentato alla democrazia urbanistica”.
Per l’accusa, i due “agiscono non come pubblici ufficiali (…) ma come dipendenti privati e deferenti agli ordini di Catella”. Un imprenditore che, scrivono i magistrati, impartiva ordini su “tutte le attività amministrative e gli accordi con il Comune (…) funzionali al suo disegno espansionistico di investimento e sviluppo immobiliare, da realizzare attraverso varianti puntuali al Piano di governo del territorio”.
Inchiesta Milano, dopo le chat rinviata la discussione al tribunale del Riesame
La discussione al Riesame è stata rinviata a giovedì per permettere alle difese di analizzare le nuove carte. Ma non solo nomine e ruoli: nei messaggi emergono anche tentativi di coordinamento sulla comunicazione pubblica. “Molte sono le occasioni – scrivono i pm – in cui Tancredi e Malangone rivelano interesse a concordare con Coima una linea comunicativa verso terzi e stampa relativamente agli studentati ed al prezzo delle stanze per evitare danni politici”.
Un episodio chiave è datato 15 luglio 2024. Tancredi scrive: “Scusa Manfredi, ma su Studentato Romana, ad evitare situazioni comunicative che mettano in imbarazzo, o peggio politicamente, il Comune, vediamoci domani e concordiamo linea. Noi stasera accenniamo in Consiglio che Coima ci sta lavorando (Cdp e Bando Miur) + noi su Statale e altri atenei, senza dare numeri ma prima di dare numeri vanno modificati e verificati la convenzione e il piano finanziario”. Catella replica: “Non possiamo modificare i numeri, Giancarlo, da parte nostra non è in discussione né discutibile la convenzione. I dati circolati non sono corretti”. Tancredi ribatte: “Non capisco come fai a modificare i numeri e non la convenzione. Penso sinceramente non sia possibile. Io non saprei cosa dire se i giornalisti mi chiedono. Secondo me è necessario vedersi prima del vostro comunicato, anche domattina presto”. Malangone interviene: “Proprio per questo ha ragione Giancarlo oppure mi sta sfuggendo qualcosa”. Catella chiarisce: “La convenzione determina i prezzi massimi sulla base dei principi definiti. Noi autonomamente possiamo anche applicare tariffe minori se troviamo compensazioni con altri che ne assumono il costo. Questo può essere un ateneo, Cdp, Miur, ecc…”. Malangone insiste: “Comprendo ma proprio per questo vale la pena un po’ coordinarci, se no il rischio è di generare confusione e soprattutto far giornate i nostri critici al rialzo e non sarebbe un bene per nessuno”. Ma Catella chiude la questione: “Christian a disposizione, ma non so cosa dire più di quanto sopra. La convenzione è un contratto ed è stabilito sui principi del Comune. Oggi la redditività prevista che è minima (5%) non è neanche raggiunta per gli extra costi. Non credo si debba rincorrere nessuno ma piuttosto chiarire come il Comune definisce i criteri delle convenzioni. Se poi il privato riesce a trovare altre soluzioni virtuose o il pubblico vuole dare altri sussidi è tema separato”.
Intanto, mentre il Tribunale del riesame ha annullato due arresti – quelli dell’imprenditore Andrea Bezziccheri e dell’ex componente della Commissione paesaggio Alessandro Scandurra, entrambi ai domiciliari dal 31 luglio – il 14 agosto ci sarà (oltre a quella di Tancredi e Marinoni) l’udienza dell’imprenditore Federico Pella. Il 20 agosto, invece toccherà a Manfredi Catella. La compagnia del Pirellino dovrà aggiornarsi. Non su WhatsApp.
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