Politica

Autunno infuocato: i dossier politici e giudiziari che aspettano il Parlamento

di Giuseppe Ariola -


Con la Camera convocata per il 9 e il Senato per il 10 settembre, l’autunno in Parlamento si preannuncia un banco di prova impegnativo. Tra le tante priorità – elezioni regionali, legge di bilancio, riforme istituzionali, politiche energetiche, immigrazione, politica estera – certamente il “caso Almasri” e il coinvolgimento della capo di gabinetto Giusi Bartolozzi rischiano di catalizzare l’attenzione politica e giudiziaria.

Verso le Regionali

Nel frattempo le regioni chiamate al voto ufficializzeranno la data delle elezioni, già fissate per il 28 e 29 settembre nelle Marche e per il 12 e 13 ottobre in Toscana, dove i governatori uscenti Acquaroli e Giani correranno alla ricerca del bis. In Campania, Puglia e Veneto si andrà invece, quasi certamente, a novembre. Lo scontro tra centrodestra e centrosinistra è già acceso, ma non c’è dubbio sul fatto che diventerà ancora più incandescente man mano che si avvicineranno le date del voto, anche perché entrambi gli schieramenti sono ancora alle prese con serrati confronti sui candidati.

Autunno in Parlamento: anche la legge di Bilancio

Alla ripresa dei lavori parlamentari ci sarà poi, come di consueto, l’appuntamento più importante di ogni anno, la stesura della legge di Bilancio. Un banco di prova per il governo, chiamato a dimostrare compattezza, tanto più che l’opposizione è già sul piede di guerra per quelli che sono i principali capitoli della Manovra: welfare, infrastrutture, sanità, scuola e risposte all’inflazione. Una pratica che durerà mesi e che, tra i vari passaggi parlamentari, si trascinerà fino agli ultimi giorni di dicembre.

Il tutto mentre Camera e Senato saranno impegnati nell’esame delle riforme istituzionali, il cui iter è ancora in corso, soprattutto per quanto riguarda Premierato, separazione delle carriere dei magistrati e i correttivi da apportare al provvedimento sull’Autonomia differenziata. Al tutto vanno poi aggiunte le misure già in agenda sugli sbarchi, i decreti sicurezza, le politiche con i Paesi terzi: temi che riscalderanno l’agenda autunnale, aprendo inevitabili scontri tra maggioranza e opposizioni.

Parlamento, al rientro in autunno anche il caso Almasri

Altro delicato appuntamento alla ripresa sarà poi quello che riguarda il caso Almasri. Il Tribunale dei ministri ha chiesto l’autorizzazione a procedere per Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano con accuse di concorso in favoreggiamento, omissione d’atti d’ufficio e peculato aggravato. Il presidente della Giunta, Devis Dori, ha indicato tempi precisi: entro fine settembre sarà pronta la relazione, si terranno almeno cinque audizioni, con voto palese in Giunta e scrutinio segreto in Aula entro ottobre.

Una questione che riguarda anche il ruolo di Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministro Nordio. Già ascoltata dal Tribunale dei ministri al centro del caso Almasri, le sue dichiarazioni contrastanti – considerate “dichiarazioni mendaci” da alcuni giudici – sollevano dubbi . L’Anm ha commentato che “un processo a Bartolozzi avrebbe ricadute politiche” , suscitando la dura replica di Nordio: “Inaccettabile invasione su capo di gabinetto, sono sconcertato dalle parole…”. Il dibattito politico sulla sua posizione si accende anche come elemento di pressione sul governo. L’autunno parlamentare si annuncia, quindi, come una stagione densa e infuocata. All’ordine del giorno: elezioni regionali chiave, legge di bilancio, riforme strategiche, temi energetici e sicurezza, ma anche dossier giudiziari ad alto impatto politico. Un contesto instabile, dove le settimane tra settembre e ottobre decideranno l’assetto della politica italiana. Il governo e il Parlamento saranno chiamati a una prova di coesione e credibilità senza precedenti.


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