Altro che overtourism, a Ferragosto il sindaco offre il caffè ai turisti
L'iniziativa a Montano Antilia, nel Salernitano: "Un piccolo gesto di benvenuto"
Ferragosto nel segno della gentilezza: il sindaco di Montano Antilia, in provincia di Salerno, offrirà un caffè a residenti e turisti su tutto il territorio comunale. L’iniziativa è stata presentata sui social proprio dal primo cittadino cilentano, Luciano Trivelli, in un post che ha subito riscosso tanta attenzione da parte degli utenti. L’idea, ha spiegato il sindaco, è quella di offrire un gesto concreto e sincero di “benvenuto” ai turisti e a tutti coloro che decideranno di passare la ricorrenza estiva nel piccolo centro cilentano.
Il caffè di Ferragosto
Il post del sindaco ribadisce l’impegno assunto dal Comune: “A Ferragosto il caffè lo offre l’amministrazione comunale”. E quindi promette: “Caffè gratis per l’intera giornata di Ferragosto”. Tazzine pronte a essere sorbite in ogni bar del piccolo comune cilentano, in ogni sua frazione. Un’idea, ha spiegato il primo cittadino, rappresenta “un piccolo gesto affettuoso, un benvenuto, un momento di cordiale e sentita riconoscenza” rivolto “a turisti e non residenti” che “in questo momento affollano il nostro bellissimo Paese”. Un’iniziativa interessante e che, di sicuro, consente di tessere ponti in un’epoca in cui la narrazione preferisce trattare i turisti come polli da spennare o fastidiosi intrusi a cui sbarrare il passaggio.
Altro che overtourism
C’è chi si lamenta dei troppi turisti e chi, invece, offre loro addirittura il caffè e lo fa a Ferragosto. Nel giorno di maggiore affluenza di “forestieri” in Paese. Un’iniziativa che appare in netta controtendenza rispetto alla “moda” di prendersela con i gruppi di turisti che si organizzano per girare il nostro Paese. E che, in un certo senso, getta acqua sul fuoco della polemica tra i borghi e gli “ospiti” dopo la raffica di proposte che puntano a chiudere e blindare gli accessi con la motivazione di voler bloccare gli eccessivi arrivi. Insomma, l’overtourism, l’ultima “moda”, un atteggiamento che, però, non fa davvero bene al settore turistico.
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