Uragano Erin: un raro mostro di categoria 5 all’inizio della stagione
L’uragano Erin ha raggiunto la categoria 5 a metà agosto, un evento rarissimo fuori da Golfo e Caraibi.
L’uragano Erin ha fatto registrare un evento straordinario: è soltanto il quinto uragano di categoria 5 a formarsi così presto nella stagione atlantica, e l’unico di questa intensità sviluppatosi fuori dal Golfo del Messico o dai Caraibi in questo periodo dell’anno.
Una crescita esplosiva
Il 16 agosto, Erin ha conosciuto un improvviso rafforzamento, trasformandosi in un uragano di categoria 5 con venti sostenuti che hanno toccato le 160 miglia orarie (circa 257 km/h), secondo quanto riportato dal National Hurricane Center (NHC).
La tempesta si è mossa a nord delle Isole Vergini, percorrendo una traiettoria verso ovest a circa 14 miglia orarie. Durante la serata, Erin ha iniziato il processo di sostituzione dell’occhio, fenomeno che spesso porta a variazioni di intensità: i venti massimi sono scesi a 140 mph (225 km/h), mantenendo comunque lo status di un formidabile uragano di categoria 4.
Nessun impatto diretto sugli Stati Uniti, ma mare pericoloso
Le previsioni attuali indicano che Erin non colpirà direttamente gli Stati Uniti, ma genererà onde alte e correnti di risacca pericolose lungo la costa orientale.
Michael Brennan, direttore del NHC, ha sottolineato:
“Il tempo può sembrare ideale per andare in spiaggia, ma l’oceano rimane estremamente insidioso.”
Rotta e aree a rischio
Secondo le proiezioni ufficiali del centro uragani:
16–17 agosto: Erin si muoverà a nord delle Isole Vergini e di Porto Rico, con precipitazioni che potrebbero raggiungere 200 mm (8 pollici).
18 agosto: la tempesta passerà a est delle Turks e Caicos e lambirà le Bahamas sud-orientali, dove è stata già emessa un’allerta di tempesta tropicale.
In queste aree sono possibili raffiche di vento intense e piogge torrenziali, anche se la traiettoria dovrebbe mantenerle lontane dall’impatto diretto dell’occhio del ciclone.
Fluttuazioni previste
Il NHC avverte che Erin continuerà a mostrare oscillazioni di intensità nei prossimi giorni, mentre devia gradualmente verso ovest-nordovest e poi nord. Resta quindi una tempesta da monitorare con attenzione, capace di trasformarsi rapidamente e di lasciare dietro di sé condizioni di mare estremamente pericolose.
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