“Free Eugenia”: la piazza della Moldavia “fragile” (VIDEO)
Ancora tensioni nel Paese che è nodo strategico tra Occidente e Russia
Moldavia, Stato “fragile”. I residenti di Chisinau, la capitale, protestano oggi davanti alla sede del ministero degli Interni, gridando la richiesta di rilascio di 69 persone arrestate durante le manifestazioni a sostegno di Eugenia Guțul, oppositrice e governatrice della regione autonoma di Gagauzia.
Chi è Eugenia
Eugenia Guțul è stata fermata all’aeroporto di Chișinău il 25 marzo scorso. È stata accusata di aver violato la procedura di gestione dei fondi elettorali per le elezioni nell’autonomia nel 2023 e condannata a 7 anni di prigione.
La crisi della Moldavia
Il Paese sta attraversando una crisi caratterizzata da tentativi del partito di governo, il Pas guidato dal presidente Maia Sandu, di rafforzare il potere esecutivo attraverso riforme controverse.
Una di queste riforme è la riorganizzazione del Consiglio Supremo di Sicurezza, che i critici ritengono miri a trasformare la Moldavia in una repubblica presidenziale di fatto senza modifiche costituzionali, concentrando pericolosamente il potere nelle mani del presidente.
Ciò ha suscitato timori di autoritarismo e smantellamento dei controlli e degli equilibri democratici. I partiti di opposizione e le figure politiche, incluso il sindaco di Chișinău e deputati socialisti, hanno fortemente criticato queste mosse come incostituzionali e oppressive.
La crisi politica è aggravata dalle pressioni esterne, in particolare dai timori di un aumento dell’ingerenza russa in vista delle elezioni parlamentari del prossimo settembre.
Il governo moldavo giustifica le riforme urgenti come necessarie per salvaguardare la democrazia dalle minacce ibride e dalle interferenze elettorali provenienti dalla Russia.
Tuttavia, gli oppositori le vedono come un pretesto per consolidare il potere e soffocare il dissenso. Queste tensioni seguono a problemi precedenti legati alle regioni separatiste filorusse come la Transnistria e la Gagauzia, dove i sentimenti pro-Russia rimangono forti.
Nodo strategico tra Europa e Russia
La Moldavia, indipendente e neutrale da 34 anni, occupa una posizione geopolitica strategica e delicata nell’Europa orientale. È uno Stato candidato all’Unione Europea, con un percorso di avvicinamento all’Ue e riforme pro-europee, ma la sua Costituzione sancisce la neutralità, impedendo al momento l’adesione alla Nato.
Vulnerabile alle pressioni della Russia, soprattutto a causa della presenza della regione separatista filorussa della Transnistria e della Gagauzia dove Mosca mantiene un’influenza significativa, dal punto di vista energetico dipende storicamente dalla Russia, ma sta cercando di ridurre questo deficit, ad esempio con piani di nazionalizzazione della società energetica Moldovagaz e con l’integrazione alla rete energetica europea sostenuta dalla Romania.
E’ anche un nodo logistico chiave per il sostegno occidentale all’Ucraina, e questo la pone in una posizione di potenziale vulnerabilità geopolitica e rischio di tensioni, essendo possibile terreno di scontro indiretto tra Russia e Occidente, che potrebbe spingere Chisinau a una linea più dura verso le forze filo-moscovite in Transnistria.
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