Attualità

Due evasi da un buco nel muro, Poggioreale scoppia

A Napoli è caccia all'uomo: sono due detenuti stranieri che erano rinchiusi nella sezione di media sicurezza

di Angelo Vitale -


Scappati di notte da un buco nel muro, come in una evasione dal carcere di un film del secolo scorso: con il favore delle ore notturne, due detenuti stranieri sono evasi dal carcere napoletano di Poggioreale. I fuggitivi sono un siriano di 23 anni e un algerino di 32 anni, entrambi detenuti per rapina e rinchiusi nella sezione di media sicurezza della struttura. Sembra che abbiano utilizzato una corda fatta di stracci per calarsi dal muro dopo aver scavato il foro.

L’evasione durante la notte a Poggioreale

Sul posto è arrivata il provveditore delle carceri campane Lucia Castellano per coordinare le operazioni. Gli agenti della polizia penitenziaria, con quelli delle altre forze dell’ordine, sono già dalle prime ore di oggi alla ricerca dei fuggitivi.

Il sindacato Osapp stigmatizza la situazione del carcere, con il suo segretario generale Leo Beneduci. “È probabile che l’evasione sia stata messa in atto verso le ore 3 o 4, e quindi ancora con il favore delle tenebre ed approfittando della oramai ridotta presenza di personale di polizia penitenziaria nel mese di agosto. L’evento è più che mai significativo delle condizioni in cui versa la stragrande maggioranza degli istituti penitenziari italiani”.

Rammenta una ipotesi di soluzione trascurata dalle istituzioni un altro sindacato, denunciando le carenze della struttura. “E’ da tempo che denunciamo nel carcere tra i più sovraffollati d’Europa la grave carenza in organico degli agenti – dicono il presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio -. A seguito dell’ultima mobilità le assegnazioni di qualche nuovo agente si avranno soltanto a fine settembre e non basteranno a colmare il grave deficit pari ad oltre 150 unità”.

“Sempre più numerosi sono i detenuti stranieri presenti – segnalano -, e anche in merito a ciò abbiamo più volte richiesto degli accordi con gli Stati di provenienza perché le misure restrittive siano espletate nei Paesi di origine”.

Un carcere che scoppia

Attualmente, il carcere di Poggioreale è uno dei più sovraffollati d’Italia. La capienza massima ufficiale è di circa 1.600 posti, ma si superano spesso i 2.200 detenuti, con un tasso di sovraffollamento superiore al 135%, il più alto tra le carceri italiane.

Le condizioni di detenzione sono molto critiche: la struttura soffre di carenza cronica di personale di polizia penitenziaria, le difficoltà lavorative per il personale e le condizioni di vita dei detenuti sono durissime.

Mancano anche figure fondamentali come educatori, psicologi e formatori necessari per una migliore gestione e reinserimento. Le continue denunce di sindacati e associazioni evidenziano una situazione fuori controllo, con frequenti episodi di violenze e disagi, e un sovraffollamento che amplifica i problemi di sicurezza e dignità.


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