In Italia numeri allarmanti, aumentano i morti per annegamento e per incidenti in montagna
La prevenzione, la consapevolezza e il rispetto delle regole di sicurezza sono le chiavi per godersi l'estate in modo sereno e ridurre il numero di queste tragiche morti.
In Italia, l’estate 2025 ha fatto registrare un numero preoccupante di decessi sia per annegamento che per incidenti in montagna. I dati attuali, forniti da diverse fonti tra cui il Soccorso Alpino e la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), mostrano un quadro allarmante.
La situazione in dettaglio
Annegamenti:
Tra giugno e luglio 2025 in Italia, si sono contate almeno 31 vittime in fiumi e laghi, un aumento rispetto all’anno precedente. In generale, il numero annuale di morti per annegamento in Italia si aggira intorno ai 300, con una percentuale significativa di minori (circa il 12% sono under 18). Gli incidenti non avvengono solo in mare, ma anche in piscine, fiumi e laghi. I pericoli nelle acque interne sono spesso sottovalutati, come mulinelli, forti correnti e fondali scivolosi o improvvisamente profondi.
Incidenti in montagna:
Il bilancio delle vittime in montagna è drammatico, con quasi 100 morti dall’inizio dell’estate (21 giugno 2025). La maggior parte delle vittime sono escursionisti, spesso non adeguatamente preparati. Il Soccorso Alpino ha lanciato l’allarme, sottolineando che l’aumento degli incidenti è legato a diversi fattori, tra cui:
Incoscienza e impreparazione: Molti si avventurano in montagna senza l’equipaggiamento e la preparazione fisica necessari.
Sottovalutazione dei rischi: Le persone non conoscono i propri limiti e non sono in grado di leggere i segnali del meteo e dell’ambiente.
Overtourism: L’aumento del flusso turistico in montagna porta più persone a rischio.
Influenza dei social media: Alcuni si mettono in situazioni pericolose per scattare foto da pubblicare online, ignorando i rischi.
Condizioni fisiche non idonee a certe escursioni.
Come contrastare il fenomeno
Per contrastare questo tragico bilancio crescente in Italia e non solo, è fondamentale agire su diversi fronti:
Annegamenti:
Prevenzione e informazione: È cruciale sensibilizzare sui pericoli delle acque, in particolare quelle interne. Campagne di informazione possono educare le persone sui rischi nascosti di fiumi e laghi.
Aumento della sorveglianza: È necessario rafforzare la presenza di bagnini e personale di soccorso, non solo sulle spiagge, ma anche nei laghi e nei fiumi più frequentati.
Corsi di nuoto: Incoraggiare l’apprendimento del nuoto fin da piccoli è una misura di prevenzione fondamentale.
Incidenti in montagna:
Formazione e consapevolezza:
Prima di ogni escursione, è vitale informarsi sul percorso, le condizioni meteo e le difficoltà.
Mai affrontare sentieri o vie alpinistiche che superano le proprie capacità.
Indossare abbigliamento e attrezzatura adeguati, compreso un kit di primo soccorso.
Prevenzione e buon senso:
Mai andare in montagna da soli, lasciare un itinerario dettagliato a qualcuno, non sottovalutare i cambiamenti del tempo, specialmente in alta quota ed evitare di intraprendere escursioni se non si è in buone condizioni fisiche.
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