Esteri

Il 22 agosto di Leone XIV tra digiuno, preghiera e incontri per la pace

Il Pontefice potrebbe visitare il Libano entro la fine dell'anno

di Ernesto Ferrante -


La Chiesa italiana, accogliendo l’invito di Papa Leone XIV, ha vissuto la giornata di ieri in digiuno e preghiera per la pace e la giustizia. Alle comunità ecclesiali è stato chiesto di invocare il dono della riconciliazione per la Terra che, come ha sottolineato il Pontefice, “continua ad essere ferita da guerre in Terra Santa, in Ucraina, e in molte altre regioni del mondo”.

L’impegno per la pace del Santo Padre

“Ci uniamo al pressante appello del Santo Padre: il perdurare di situazioni di violenza, odio e morte ci impegna a intensificare la preghiera per una pace disarmata e disarmante, supplicando la Beata Vergine Maria Regina della Pace di allontanare da ogni popolo l’orrore della guerra e di illuminare le menti di quanti hanno responsabilità politiche e diplomatiche”, ha affermato il card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ricordando che “la pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa”.

Il Papa ha ricevuto in udienza il cardinale Raymond Leo Burke. Il porporato statunitense è stato uno dei più critici verso il pontificato di Papa Francesco. Leone XIV, lo scorso giugno, gli ha scritto una lettera per il mezzo secolo di ministero sacerdotale nella quale lo elogiava “per il sollecito servizio che ha zelantemente svolto e la premurosa cura che ha dimostrato soprattutto per la legge, la quale è stata di grande utilità anche per i dicasteri della Sede Apostolica”. La missiva è stata pubblicata dallo stesso Burke su X.

L’azione su più fronti di Leone XIV

Importante anche il colloquio in Vaticano tra Prevost e mons. Adolfo Tito Yllana, nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina. Ricevuto infine il presidente della Repubblica delle Seychelles, Wavel Ramkalawan, il quale si è successivamente incontrato con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Mirosław Stanislaw Wachowski, Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati.

Papa Leone potrebbe visitare il Libano entro la fine dell’anno. A riferirlo è stato il patriarca maronita, card. Bechara Boutros Rai, ad Al-Arabiya. All’inizio di agosto, il Pontefice ha inviato un messaggio al popolo libanese nel quinto anniversario dell’esplosione nel porto di Beirut, evidenziando che “l’amato e sofferente Libano rimane al centro delle nostre preghiere”.


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